giovedì 16 luglio 2009
tradisco
lascio questa piattaforma che di ricordi ne ha tanti e mi sposto su wp.
il mio nuovo indirizzo/look
martedì 30 giugno 2009
nemmeno le più rosee previsioni
neanche Brezsny ce la fa, col suo finale ottimista, a tirarmi un po' su di morale.
“Il suo cuore si stava riempiendo di ali rotte e di fiori di cenci”, ha scritto il poeta Federico García Lorca. “Notò che ormai non gli rimaneva in bocca che una sola parola”. Nella prima metà di giugno sono stato tentato di prendere in prestito questi versi per parlare di te, Cancerino. Ma per fortuna stai entrando in una fase molto più positiva. I boccioli che stanno per schiudersi nel tuo cuore non sono fatti di cenci, sono assolutamente vitali. E sebbene non abbiano ritrovato tutta la loro forza, le tue ali stanno guarendo. Anche la tua bocca si riempirà di nuove e vivaci parole.
proprio niente da fare per adesso. speriamo che la fase in cui devo entrare si apra presto.
“Il suo cuore si stava riempiendo di ali rotte e di fiori di cenci”, ha scritto il poeta Federico García Lorca. “Notò che ormai non gli rimaneva in bocca che una sola parola”. Nella prima metà di giugno sono stato tentato di prendere in prestito questi versi per parlare di te, Cancerino. Ma per fortuna stai entrando in una fase molto più positiva. I boccioli che stanno per schiudersi nel tuo cuore non sono fatti di cenci, sono assolutamente vitali. E sebbene non abbiano ritrovato tutta la loro forza, le tue ali stanno guarendo. Anche la tua bocca si riempirà di nuove e vivaci parole.
proprio niente da fare per adesso. speriamo che la fase in cui devo entrare si apra presto.
lunedì 29 giugno 2009
Iran's Post-Election Uprising: Hopes & Fears Revealed
Iran's Post-Election Uprising: Hopes & Fears Revealed» Share
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ecco, come aveva già fatto Marjane Satrapi con Persepolis, la sua graphic novel sulla rivoluzone del '79, adesso, dopo le elezioni/brogli di giugno 2009, Payman e Sina ci riprovano con Persepolis 2.0 e ci mostrano l'Iran di questi ragazzi che stanno cercando di sfuggire al totalitarismo. Ragazzi che stanno lottando contro un mondo che non gli appartiene, che non vogliono perchè non riconoscono. in Iran due terzi della popolazione ha meno di 32 anni e non sta dalla parte del regime.
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ecco, come aveva già fatto Marjane Satrapi con Persepolis, la sua graphic novel sulla rivoluzone del '79, adesso, dopo le elezioni/brogli di giugno 2009, Payman e Sina ci riprovano con Persepolis 2.0 e ci mostrano l'Iran di questi ragazzi che stanno cercando di sfuggire al totalitarismo. Ragazzi che stanno lottando contro un mondo che non gli appartiene, che non vogliono perchè non riconoscono. in Iran due terzi della popolazione ha meno di 32 anni e non sta dalla parte del regime.
martedì 23 giugno 2009
people have the power
nelle migliori storie a lieto fine l'eroe/eroina sconfigge il male e riporta il bene nella vita di tutti i protagonisti. nelle migliori storie a lieto fine c'è sempre un eroe/eroina che riesce a sgominare la banda di manigoldi che appesta la città e a ridare a tutti il sorriso. nelle migliori storie a lieto fine gli oppressi riescono a ribaltare la situazione e ad avere la meglio sull'oppressore. potrei continuare all'infinito con esempi di bene che trionfa sul male...
e poi, potrei anche cominciare ad elencare come nella vita di tutti i giorni non sempre il bene trionfa sul male. basta pensare a una qualsiasi pagina di cronaca. mi chiedo perchè ci abbiano abituato a pensare che tutto è possibile, che la felicità è alla portata di tutti, che ogni storia ha sempre un lieto fine. oggi se riesci a vivere degnamente, senza perdere la dignità sei già a metà strada verso la tranquillità.
anche le favole per bambini... non me ne viene in mente una che non dipinga uno splendido paesaggio, mille sorrisi e la frase e vissero tutti felici e contenti. meglio allora le favole greche che finivano con la morale e dalle quali si poteva trarre un insegnamento, se non comprensibile nell'immediato, ma almeno nel tempo, una volta cresciuti. lo so, mi si potrà obiettare che l'infanzia è l'unico periodo della vita in cui non devono esistere preoccupazioni, brutte notizie... il periodo della spensieratezza e del sollazzo e riso; poi però penso a tutti quei bambini a cui un'infanzia così è negata e dico: "beh... prova a raccontargli le favole... solo a guardargli negli occhi, già capisci che non è il caso".
a tutti i bambini-soldato, alle bimbe-prostitute, a quelli che lavorano nelle fabbriche come al tempo della rivoluzione industriale in GB, loro sono gli eroi veri di questo triste e crudele mondo. vorrei dirgli che hanno già vinto la loro guerra per il solo motivo di riuscire a superare la giornata.
oggi, vorrei aver capito un po' di più di come andava il mondo per riuscire a dare una mano. per cambiarlo. per farlo somigliare di più alle favole.
e poi, potrei anche cominciare ad elencare come nella vita di tutti i giorni non sempre il bene trionfa sul male. basta pensare a una qualsiasi pagina di cronaca. mi chiedo perchè ci abbiano abituato a pensare che tutto è possibile, che la felicità è alla portata di tutti, che ogni storia ha sempre un lieto fine. oggi se riesci a vivere degnamente, senza perdere la dignità sei già a metà strada verso la tranquillità.
anche le favole per bambini... non me ne viene in mente una che non dipinga uno splendido paesaggio, mille sorrisi e la frase e vissero tutti felici e contenti. meglio allora le favole greche che finivano con la morale e dalle quali si poteva trarre un insegnamento, se non comprensibile nell'immediato, ma almeno nel tempo, una volta cresciuti. lo so, mi si potrà obiettare che l'infanzia è l'unico periodo della vita in cui non devono esistere preoccupazioni, brutte notizie... il periodo della spensieratezza e del sollazzo e riso; poi però penso a tutti quei bambini a cui un'infanzia così è negata e dico: "beh... prova a raccontargli le favole... solo a guardargli negli occhi, già capisci che non è il caso".
a tutti i bambini-soldato, alle bimbe-prostitute, a quelli che lavorano nelle fabbriche come al tempo della rivoluzione industriale in GB, loro sono gli eroi veri di questo triste e crudele mondo. vorrei dirgli che hanno già vinto la loro guerra per il solo motivo di riuscire a superare la giornata.
oggi, vorrei aver capito un po' di più di come andava il mondo per riuscire a dare una mano. per cambiarlo. per farlo somigliare di più alle favole.
sabato 20 giugno 2009
priorità
tra berlusca e le sue bagarre e tutto quello che sta succedendo a teheran, preferisco che si faccia molto più rumore sul secondo caso. in fondo, l'italia è già in ginocchio e non certo per le feste del premier... forse inchieste così accanite andrebbero fatte su casi non così futili.
accendiamo più riflettori sull'iran che sta provando a raggiungere la democrazia senza che gli "esportatori di democrazia" americani ci impianti su una guerra.
il verde è un bel colore.
accendiamo più riflettori sull'iran che sta provando a raggiungere la democrazia senza che gli "esportatori di democrazia" americani ci impianti su una guerra.
il verde è un bel colore.
venerdì 12 giugno 2009
1984 - George Orwell
Dystopia, questo il genere a cui appartiene il celebre romanzo. Orwell lo ha scritto nel 1948... nulla di più reale e verosimile.
Penso che certe opere, di tutte le epoche, e ne potrei elencare miriadi che scritte secoli e secoli fa sembrano parlare dei nostri giorni... dicevo che queste opere intramontabili, sembrano lasciare tutte un unico messaggio velato, e cioè che più il presente diventa futuro e più assomigliamo a quello che è il nostro passato. Siamo come in fase di stallo. Brutta copia di quello che è stato già detto e fatto. Forse, l'essere umano è davvero troppo poco intelligente e lungimirante per meritarsi la vita su un qualsiasi pianeta. Ognuno di noi in fondo è cattivo verso gli altri.
mercoledì 10 giugno 2009
un mito
La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
G. García Marquez
G. García Marquez
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