a volte non ho nemmeno il tempo di chiedermi cosa devo fare adesso perchè gli impegni si susseguono uno dopo l'altro e mi trascinano via nel vortice. è davvero difficile far capire come sia possibile che lavorare a qualcosa ti assorba gran parte della giornata e che quel poco tempo, pochissimo, che rimane puoi e vuoi dedicarlo esclusivamente a te e a chi ami.
ormai esco sempre senza farmi i capelli.
sabato 21 febbraio 2009
martedì 3 febbraio 2009
plane
altissima quota. una scia dorata su un mare immobile e vellutato. tra due isole piccole, quasi due scogli, scivola via una barca a vela che sembra una pulce sul dorso di un cane. la scia dorata si perde all'infinito tra uno strato di nuvole che sembra poggiarsi sull'acqua come se fosse la calotta glaciale del polo. lì dove si perde prende i toni dell'arancio e del rosso come un'alba continua e sterminata, e non si sa più se sia cielo o se sia mare, fusione perfetta di elementi distinti. sembra tutto così assurdamente irreale. una scenografia, un'immagine ritoccata. la percezione di uno splendido scorcio così tante volte fittiziamente riprodotto da perdere quel fascino che scaturisce a chi lo vede per la prima volta con occhi ancora vergini. ho paura che vogliano toglierci il piacere di provare gioia per qualcosa di semplice, vero, naturale, magnifico e perfetto.
sabato 31 gennaio 2009
semplice
immagina un passerotto inseguito da un'aquila in un cielo completamente terso e illuminato dal sole.
domenica 25 gennaio 2009
in treno
sto seduta. mi scorre tutto davanti però all'indietro, perchè la sorte ha voluto che mi fosse assegnato un posto nella direzione opposta della marcia. poco male. mi sembra di avere la ossibilità di vedere di più. già è una sensazione, forse legata al fatto che quello che passa lo sappiamo già, lo conosciamo perchè vissuto; quello che viene è sempre una scoperta, qualcosa a venire di cui idea non abbiamo per niente o quasi.
la gente intorno legge, ricama, dorme, ascolta musica, parla al telefono. nessuno che si metta a fare due chiacchiere col vicino, nemmeno io, in fondo, che preferisco scrivere questo post piuttosto che conoscere qualcuno. cominciamo a disinteressarci dell'altro? abbiamo pochi argomenti a disposizione? paura di risultare invadenti? forse è che alle 9.40 di domenica mattina c'è poco da dire e da stare ad ascoltare.
il paesaggio è quello classico del centro; tanto verde, tanti alberi, nudi, qualcuno dalle foglie rosse, oliveti, qualche fiumiciattolo qua e là e poi tanto cielo, un po' coperto. e poi quelle casupole basse, ricoperte di pietre chiare e con le tegole dei tetti tutte rosse. paesaggi di campagna. rilassanti. decisamente li preferisco. o meglio, l'importante è scappare dalla città, ogni tanto.
così, su un treno che mi porta a un'altra casa, altra gente a me cara, e che mi da tempo a disposizione per scrivere, pensare, riflettere e rilassarmi.
la gente intorno legge, ricama, dorme, ascolta musica, parla al telefono. nessuno che si metta a fare due chiacchiere col vicino, nemmeno io, in fondo, che preferisco scrivere questo post piuttosto che conoscere qualcuno. cominciamo a disinteressarci dell'altro? abbiamo pochi argomenti a disposizione? paura di risultare invadenti? forse è che alle 9.40 di domenica mattina c'è poco da dire e da stare ad ascoltare.
il paesaggio è quello classico del centro; tanto verde, tanti alberi, nudi, qualcuno dalle foglie rosse, oliveti, qualche fiumiciattolo qua e là e poi tanto cielo, un po' coperto. e poi quelle casupole basse, ricoperte di pietre chiare e con le tegole dei tetti tutte rosse. paesaggi di campagna. rilassanti. decisamente li preferisco. o meglio, l'importante è scappare dalla città, ogni tanto.
così, su un treno che mi porta a un'altra casa, altra gente a me cara, e che mi da tempo a disposizione per scrivere, pensare, riflettere e rilassarmi.
sabato 24 gennaio 2009
in these days
tutti gli occhi puntati su Obama. speriamo non sia l'ennesimo tentativo di distrarre la gente tutta dai problemi realmente seri.
domenica 18 gennaio 2009
questione d'istinto
quando ti capita tutto e niente contemporaneamente, quando ti senti come risucchiato in una voragine senza appigli ai quali agganciarti, quando il vuoto della tua anima ti impedisce di dare ascolto alle voci amiche, è solo allora che ti rendi conto di quanta forza sia insita nella nostra natura e di come riusciamo a riemergere nonostante tutto dalla melma nella quale ci troviamo invischiati.
a me sembra un effetto azione/reazione che trova una certa similiratà nell'istinto naturale che ci porta a rimanere a galla nell'acqua. proprio così... a che serve agitarsi e dimenarsi, l'acqua ti porta già a galla da sola se non combatti contro di lei. forse spesso non capiamo che la maniera migliore per non affogare è affidarci all'acqua che cerchiamo di contrastare.
a me sembra un effetto azione/reazione che trova una certa similiratà nell'istinto naturale che ci porta a rimanere a galla nell'acqua. proprio così... a che serve agitarsi e dimenarsi, l'acqua ti porta già a galla da sola se non combatti contro di lei. forse spesso non capiamo che la maniera migliore per non affogare è affidarci all'acqua che cerchiamo di contrastare.
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