sabato 31 gennaio 2009

semplice

immagina un passerotto inseguito da un'aquila in un cielo completamente terso e illuminato dal sole.

domenica 25 gennaio 2009

in treno

sto seduta. mi scorre tutto davanti però all'indietro, perchè la sorte ha voluto che mi fosse assegnato un posto nella direzione opposta della marcia. poco male. mi sembra di avere la ossibilità di vedere di più. già è una sensazione, forse legata al fatto che quello che passa lo sappiamo già, lo conosciamo perchè vissuto; quello che viene è sempre una scoperta, qualcosa a venire di cui idea non abbiamo per niente o quasi.
la gente intorno legge, ricama, dorme, ascolta musica, parla al telefono. nessuno che si metta a fare due chiacchiere col vicino, nemmeno io, in fondo, che preferisco scrivere questo post piuttosto che conoscere qualcuno. cominciamo a disinteressarci dell'altro? abbiamo pochi argomenti a disposizione? paura di risultare invadenti? forse è che alle 9.40 di domenica mattina c'è poco da dire e da stare ad ascoltare.
il paesaggio è quello classico del centro; tanto verde, tanti alberi, nudi, qualcuno dalle foglie rosse, oliveti, qualche fiumiciattolo qua e là e poi tanto cielo, un po' coperto. e poi quelle casupole basse, ricoperte di pietre chiare e con le tegole dei tetti tutte rosse. paesaggi di campagna. rilassanti. decisamente li preferisco. o meglio, l'importante è scappare dalla città, ogni tanto.
così, su un treno che mi porta a un'altra casa, altra gente a me cara, e che mi da tempo a disposizione per scrivere, pensare, riflettere e rilassarmi.

sabato 24 gennaio 2009

in these days

tutti gli occhi puntati su Obama. speriamo non sia l'ennesimo tentativo di distrarre la gente tutta dai problemi realmente seri.

domenica 18 gennaio 2009

anya: sehnsucht by port-royal

questione d'istinto

quando ti capita tutto e niente contemporaneamente, quando ti senti come risucchiato in una voragine senza appigli ai quali agganciarti, quando il vuoto della tua anima ti impedisce di dare ascolto alle voci amiche, è solo allora che ti rendi conto di quanta forza sia insita nella nostra natura e di come riusciamo a riemergere nonostante tutto dalla melma nella quale ci troviamo invischiati.
a me sembra un effetto azione/reazione che trova una certa similiratà nell'istinto naturale che ci porta a rimanere a galla nell'acqua. proprio così... a che serve agitarsi e dimenarsi, l'acqua ti porta già a galla da sola se non combatti contro di lei. forse spesso non capiamo che la maniera migliore per non affogare è affidarci all'acqua che cerchiamo di contrastare.

sabato 17 gennaio 2009

domenica 11 gennaio 2009

65daysofstatic - radio protector

se io come persona dovessi essere musica sarei sicuramente questa.
fin dal primo momento in cui l'ho ascoltata, l'ho sentita mia.
magari è sciocco pensare che della musica possa descrivere una personalità complessa e in continua evoluzione, ma ci credo, credo che ognuno di noi possa corrispondere a una musica, a un'immagine, alle parole di una poesia o di un racconto...
perchè siamo ciò che di noi percepiamo.
io mi rifletto in questa canzone come in uno specchio.
io sono la musica di questa canzone.

sabato 10 gennaio 2009

sole sul verde

sole nel senso di stella e verde come quello che c'è tutto intorno nelle campagne della mia bella isola. non ho mai visto l'Irlanda, ma credo che in questo periodo la Sicilia sia molto simile a quell'altro pezzo di terra tra mare e cielo. e dopo aver smesso di piovere, i prati brilluccicano di una brina argentina che da un tocco di magico e fiabesco al paesaggio.
fermare tutto in una fotografia mi sembra riduttivo, forse però è l'unico modo per ricordare.

mercoledì 7 gennaio 2009

songs

consequence by the notwist

you're the colour,
you're the movement
and the spin.

never
could it stay with me
the whole day long.

fail with consequence,
lose with elequence
and smile.

I'm not in this movie,
I'm not in this song.

never
leave me paralyzed, love.
leave me hypnotized, love.

*********

scary world theory by lali puna

I've never said you'll have to
be afraid
of the cookie monster
beside your bed

it's not the real
the real one's in your head
beyond control
the true one cuts you dead

it's a real fight
it's a war

when destruction takes over
there is no escape
every shot on target
perpetrator knows how to strike

martedì 6 gennaio 2009

strangemente

comincio a prendere coscienza che intorno a me il mondo cambia e si evolve, mentre io mi cristallizzo su determinate posizioni che sono probabilmente le solide basi su cui costruisco mio futuro.
al mio susseguirsi di frasi e riflessioni sul tempo, si aggiunge anche questa.
la ripetitività dei miei post a volte mi sconcerta, ma mi porta anche a pensare che il motivo risiede nell'incapacità di sfuggire a scene che si ripresentano e a gesti che diventano inevitabili. ogni mattina e ogni notte le mie ore scorrono, si rincorrono e si somigliano sempre di più. ciclicamente aggiungerei, perché nella mia folle voglia di reinventarmi ogni giorno riesco a cambiare impercettibilmente e per periodi più o meno brevi il mio modo di scendere dal letto, di fare le scale, di vestirmi, di mangiare, di andare in bagno, di interagire con la gente, di organizzare la mia giornata, di mettermi a letto la sera.
e in tutto questo cerco di trovare un modo per emozionarmi ancora e anche se non sembra cosa facile, capisco che basta la persona giusta, la luce giusta, la temperatura giusta, il cibo giusto, l'umore giusto, la bevanda giusta per riaprire un mondo di sensazioni più o meno belle ma sempre sconvolgenti. e poi, cosa più importante, mentre il tempo scorre io riesco ancora a sognare e a fermare il tempo, a far rivivere cose e persone, a trovarmi in posti lontani tra loro in pochi secondi, a volare sopra le case come se fossi un'aquila, a colorare una giornata grigia con un solo battito di ciglio. meraviglioso cervello.
per questo, adoro la maniera in cui siamo fatti di carne, sangue, aria, acqua e di quell'inconsistente e pesantissimo spirito che ci rende unici e insostituibili.

domenica 4 gennaio 2009

suvvia

credo di essermi un po' atrofizzata, mentalmente. rileggo i post di pagine fa e mi rendo conto che avevo molte più cose da dire, molta più poesia da esprimere, molti più concetti da sviluppare. penso che sia colpa del lavoro. assorbe le tue energie e ti professionalizza, facendoti perdere la capacità di differenziare e coltivare i tuoi interessi. o forse e molto più probabilmente è che mi son fatta prendere dalla noia. sono felice, anche se qualcuno pensa che non dovrei dirlo. sto bene, anche se nella mia testa cominciano ad affollarsi mille nuovi pensieri e mille idee che mi proiettano verso il futuro. alt! vivere il presente. sì, ma al futuro almeno bisogna pensare...magari non di notte che poi si finisce per passarla in bianco.
e poi nella mia nuova casa internet manca. non che sia un dramma, anzi ho più tempo per interagire con le persone vis à vis senza bisogno di uno schermo e una webcam...sconvolgente!

propositi per il nuovo anno: non smettere di scrivere. non smettere di leggere. non smettere di ascoltare musica. variegare i generi. viaggiare tanto. scoprire nuovi mondi. fondare nuove città. piantare un albero. correre dietro un autobus per prenderlo al volo. camminare sulle mani. bere moderatamente. non svegliare il cane che dorme. scrivere quel benedetto post sulla percezione. ... ... da completare.