mercoledì 31 dicembre 2008

quasi a cavallo

sta per arrivare quest'altro anno. il 2009. certo, ormai fluiscono abbastanza velocemente, come se crescendo il passare del tempo si faccia sempre più immediato. sembra ieri che tornavo da León e invece ne ho fatte di cose da aprile ad ora. una vita intensa e mai con le mani in mani. scacciare via quella negatività che rende invivibile la vita, perchè se le cose sembrano andare male è perchè c'è una cosa di cui non siamo soddisfatti, una persona che ci da l'assillo, una situazione che non ci fa respirare... eliminata quella rinasciamo a nuova vita. e poi pensare sempre che basta reinventarsi ogni giorno per non ricadere nella monotonia... adoro l'imprevedibile che ti può piombare addosso in ogni momento, perchè bello o brutto che sia ti costringe a stravolgere i piani, a mettere in discussione tutto e rende vivo ogni gesto. e ancora la normalità non è grigia, si compone di mille sfaccettature che solo un occhio veramente attento riesce a cogliere.
buon 2009
prospero año nuevo
happy new year
bonne année

martedì 30 dicembre 2008

The Last Good Day of the Year by Cousteau

bye bye 2008...thanks for all...I really loved you

venerdì 26 dicembre 2008

sabato 13 dicembre 2008

giovedì 11 dicembre 2008

new job

sono presa d'assalto da mille impegni vari e collaterali.
mi piace e mi spiace non avere troppo tempo da dedicare a me.
attaccare i piedi per terra e cominciare a marciare seguendo la corrente non è così semplice per chi ha le ali.
spero solo di non uniformarmi alla media.
è tutta una questione di organizzazione, alla fine.
e poi questa è solo una delle mie vite possibili.

domenica 30 novembre 2008

Positive Tension by Bloc Party

He said you're just as boring as everyone else
When you tut and you moan
And you squeal and you squelch
He said that you're just as boring as everyone else
Nothing ever happens

Things replace things
Days replace days
Things replace things

She said I'm going use my teeth and my claws
She said I'm going use my teeth and my claws
She said I'm going use my teeth and my breasts
I'm gonna make it happen
She said

Run run run run run run
And you cannot run or ever, ever escape
You cannot run or ever hide it away
Something glorious is about to happen
The reckoning

They go you're just as boring as everyone else
When you tut and you moan
And you squeal and you squelch
They go you're just as boring as everyone else
Stuck past timing
The fear and the yearning
The fear and the consumption
The fear and the yearning
It's gonna eat you alive
They go...

And you cannot hide or ever, ever escape
And you cannot hide or ever put it away
Something glorious is about to happen
The reckoning

They go...
They say...
They go...
They say...
They go...
Why'd you have to get so hysterical?
Success, success, success is over
Why'd you have to get
So fucking useless

Play it cool boy
Play it cool

sabato 29 novembre 2008

The Cure: Boys don't cry

rilancio di tre (no...quattro)

ieri pessima giornata.
un tempaccio da cani, di quelli che ti invitano a rimanere sotto il tuo caldo piumone e non alzarti se non quando proprio ti scappa.
e invece, la sveglia suona e il lavoro chiama. e allora, via, con calma, prendo la macchina e vado in ufficio che ormai dista solo 2 minuti dalla mia ennesima nuova casa (siamo a quota 8, se tolgo quelle visitate solo per periodi di vacanza). la mia macchinetta mi porta lì appena prima che si scateni una bufera con tanto di nebbia che non fa vedere a 5 metri dall'edificio dell'associazione. bene...non si può mica tornare a casa con un putiferio tale, e io non ho nemmemo l'ombrello. la collega concorda e si decide per una pizza. il pomeriggio segue il suo tramtram di emergenze, soluzioni, chiamate improvvise, biglietti che non esistono, e così via.
sono stanca. voglio anche uscire stasera con la mia coinquilina e lanciarmi nella movida. Ok. 19.30 mi sembra un buon orario. esco.
esco le chiavi, apro la portiera, infilo le chiavi per accendere. retromarcia. non va indietro. ci sarà un tronco o qualcosa che impedisce. prima. non va avanti. mmm...sterzo rigido...ruota sgonfia? riesco. ecco, ruota sinistra posteriore sgonfia...per un non so quale strano presentimento, il mio "pilota automatico" mi porta dall'altro lato della macchina...forse perchè intuisce che una sola ruota sgonfia e troppo poco. et voilà! ruote di destra totalmente a terra. stile il mio broncio la mattina quando non volevo alzarmi per andare a lavoro e rimanere sotto il mio caldo piumone. bene. mooolto bene. e mo'?
aiuto.
il mio capo mi da una macchina di riserva, una vecchia panda senza retromarcia. in quel momento ringrazierei anche per un risciò.
bene. posso almeno tornare a casa.
e domattina vedere col gommista cosa si può fare.
devo di nuovo alzarmi presto! doh! domani non lavoro!

Stamattina, il gommista di fiducia del mio capo mi accoglie con un sorriso che poca gente riesce a stamparsi sul viso alle 8.30 del mattino. i suoi occhietti, al posto delle pupille hanno due semplici simboli "$".
andiamo a vedere la macchinina.
3 ruote. un punteruolo.
riparare?
no...sostituire.
ah...
tutte e 4.
perchè? l'altra sta ancora bene.
no...l'equilibratura...bla, bla, bla.
(soldi?) 60?
no...40 a gomma.
(160. doh! un paio di stivali! ho sonno, ho fame, c'è troppo vento)
avessi avuto una macchina fotografica sarebbe stato bello seguire passo passo tutte le fasi. la più bella la mia macchina con una sola ruota attaccata e due signori su una vecchia porsche che la guardavano sconvolti.
mi si avvicinano con le bocche aperte, uno abbassa il finestrino e mi fa: "te le hanno rubate?".
no...bucate con un punteruolo. (oddio comincio a parlare come il gommista?) le stanno sostituendo.
"allora, ti stanno già aiutando. comunque buono a sapersi. certo, la gente non ha proprio da fare. mascalzoni!"
mentre il gommista cambia le ruote, cerca di tirare fuori una teoria sulle ruote bucate e comincia a fare supposizioni sul possibile colpevole.
io penso alla gente che è davvero pazza, che non ha niente da fare, che mi ha scambiato per qualcun'altro, che se certe cose ti succedono non c'è un perchè e quindi perchè chiederselo, che ieri sera ho fatto tardi e ora ho sonno, che non ho fatto colazione, che in fondo se non ci fosse sto vento sarebbe una bella giornata, che devo tornare a casa e prepararmi per andare dai miei, che sabato prossimo mi sveglio a Roma, che non devo dimenticare di portare una coperta più pesante...
fatto!
bene. la raggiungo in officina per il pagamento.
$$$$
le mie quattro ruote nuove. anche se quelle vecchie non erano vecchie.
che infamia.
cinismo e cattiveria: forse i gommisti quando non hanno di che lavorare vanno in giro a bucare le gomme...no. non è possibile. ma la gente è pazza, imprevedibile, spietata. in che mondo vivo? e perchè penso cose del genere?
aiuto.
160 euro. arrivederci.
lo sterzo è leggero. la macchina risponde bene.
è stato un piccolo trauma in fondo. un danno.
mah...cerchiamo di recuperare questo sabato che mi sta sfuggendo di mano.
il tempo scorre via veloce ancora una volta.

venerdì 21 novembre 2008

oh no...

decisamente no. non voglio che lo spessore del contatto sociale si assottigli fino a diventare nullo! preferisco staccarmi dalla sedia e guardare faccia a faccia le persone con cui parlo. vorrei tanto che si ricominciasse ad incontrarci in giro per caso...

martedì 18 novembre 2008

venerdì 14 novembre 2008

andare

sembra proprio che abbia raggiunto un altro traguardo, ma ancora non ci credo.
adesso davanti a me si riapre una opportunità di lavoro che mi entusiasma e coinvolge ormai da due anni. sono impaziente di ricominciare. questa nuova conosciuta avventura mi porta a ripensare le mie abitudini, il mio modo di vivere la quotidianità. è di nuovo il momento di spiccare il volo. lasciare il nido stavolta non è tanto facile, forse perchè in effetti il nuovo posto, dove andrei a vivere, non è esattamente dove vorrei essere. combattuta, come sempre, tra un posto che mi dà sicurezza, un luogo incerto e ancora materialmente inesistente e il mio posto nel mondo, quello che anelo ma che non posso raggiungere. come sempre il mio lato più intraprendente piomberà nella mischia e farà strada verso la giusta via.
in fondo, se si è nel ballo non si può fare a meno di ballare.

giovedì 13 novembre 2008

e poi, ancora

"The concept of Zeitgeist goes back to Johann Gottfried Herder and other German Romantics such as Cornelius Jagdmann, but is best known in relation to Hegel's philosophy of history. In 1769 Herder wrote a critique of the work Genius seculi by the philologist Christian Adolph Klotz and introduced the word Zeitgeist into German as a translation of genius seculi (Latin: genius - "guardian spirit" and saeculi - "of the century").

The German Romantics, habitually tempted to reduce the past to essences, treated the Zeitgeist as a historical character in its own right, rather than a generalized description for an era".


mi sono accorta che c'è tutto un sito dedicato a Zeitgeist, e che sono due i docufilm, uno uscito nel 2007 (e di cui ho inserito il link nel post di ieri) e uno nel 2008.

nel film del 2008, si fa un'analisi molto più accurata e si introduce il "Venus Project", un'idea utopistica e quasi fantascientifica che renderebbe le vite di tutti migliori, a quanto dicono i suoi creatori/ricercatori. in any case, si tratta di sovvertire il sistema.

Questo passaggio a seguire è preso proprio dal sito di The Venus Project e vale la pena perdere un po' di tempo nella lettura:

"A Resource-Based Economy is a system in which all goods and services are available without the use of money, credits, barter or any other system of debt or servitude. All resources become the common heritage of all of the inhabitants, not just a select few. The premise upon which this system is based is that the Earth is abundant with plentiful resource; our practice of rationing resources through monetary methods is irrelevant and counter productive to our survival.

Modern society has access to highly advanced technology and can make available food, clothing, housing and medical care; update our educational system; and develop a limitless supply of renewable, non-contaminating energy. By supplying an efficiently designed economy, everyone can enjoy a very high standard of living with all of the amenities of a high technological society.

A resource-based economy would utilize existing resources from the land and sea, physical equipment, industrial plants, etc. to enhance the lives of the total population. In an economy based on resources rather than money, we could easily produce all of the necessities of life and provide a high standard of living for all.

Consider the following examples: At the beginning of World War II the US had a mere 600 or so first-class fighting aircraft. We rapidly overcame this short supply by turning out more than 90,000 planes a year. The question at the start of World War II was: Do we have enough funds to produce the required implements of war? The answer was No, we did not have enough money, nor did we have enough gold; but we did have more than enough resources. It was the available resources that enabled the US to achieve the high production and efficiency required to win the war. Unfortunately this is only considered in times of war.

In a resource-based economy all of the world's resources are held as the common heritage of all of Earth's people, thus eventually outgrowing the need for the artificial boundaries that separate people. This is the unifying imperative.

We must emphasize that this approach to global governance has nothing whatever in common with the present aims of an elite to form a world government with themselves and large corporations at the helm, and the vast majority of the world's population subservient to them. Our vision of globalization empowers each and every person on the planet to be the best they can be, not to live in abject subjugation to a corporate governing body.

Our proposals would not only add to the well being of people, but they would also provide the necessary information that would enable them to participate in any area of their competence. The measure of success would be based on the fulfillment of one's individual pursuits rather than the acquisition of wealth, property and power.

At present, we have enough material resources to provide a very high standard of living for all of Earth's inhabitants. Only when population exceeds the carrying capacity of the land do many problems such as greed, crime and violence emerge. By overcoming scarcity, most of the crimes and even the prisons of today's society would no longer be necessary.

A resource-based world economy would also involve all-out efforts to develop new, clean, and renewable sources of energy: geothermal; controlled fusion; solar; photovoltaic; wind, wave, and tidal power; and even fuel from the oceans. We would eventually be able to have energy in unlimited quantity that could propel civilization for thousands of years. A resource-based economy must also be committed to the redesign of our cities, transportation systems, and industrial plants, allowing them to be energy efficient, clean, and conveniently serve the needs of all people.

What else would a resource-based economy mean? Technology intelligently and efficiently applied, conserves energy, reduces waste, and provides more leisure time. With automated inventory on a global scale, we can maintain a balance between production and distribution. Only nutritious and healthy food would be available and planned obsolescence would be unnecessary and non-existent in a resource-based economy.

As we outgrow the need for professions based on the monetary system, for instance lawyers, bankers, insurance agents, marketing and advertising personnel, salespersons, and stockbrokers, a considerable amount of waste will be eliminated. Considerable amounts of energy would also be saved by eliminating the duplication of competitive products such as tools, eating utensils, pots, pans and vacuum cleaners. Choice is good. But instead of hundreds of different manufacturing plants and all the paperwork and personnel required to turn out similar products, only a few of the highest quality would be needed to serve the entire population. Our only shortage is the lack of creative thought and intelligence in ourselves and our elected leaders to solve these problems. The most valuable, untapped resource today is human ingenuity.

With the elimination of debt, the fear of losing one's job will no longer be a threat This assurance, combined with education on how to relate to one another in a much more meaningful way, could considerably reduce both mental and physical stress and leave us free to explore and develop our abilities.

If the thought of eliminating money still troubles you, consider this: If a group of people with gold, diamonds and money were stranded on an island that had no resources such as food, clean air and water, their wealth would be irrelevant to their survival. It is only when resources are scarce that money can be used to control their distribution. One could not, for example, sell the air we breathe or water abundantly flowing down from a mountain stream. Although air and water are valuable, in abundance they cannot be sold.

Money is only important in a society when certain resources for survival must be rationed and the people accept money as an exchange medium for the scarce resources. Money is a social convention, an agreement if you will. It is neither a natural resource nor does it represent one. It is not necessary for survival unless we have been conditioned to accept it as such".

il mondo auspicato da questa descrizione è un mondo a cui nessuno di noi è pronto. credo che le nostre menti siano troppo impregnate e assuefatte al corso delle cose che ci è stato imposto dall'alto. se un progetto come questo potesse realizzarsi, ci troveremmo catapultati in una realtà che è così vicina alla finzione da farci più paura della surreale vita che ogni giorno conduciamo.
dal canto mio, però, spero tanto di riuscire a vivere un cambiamento di tale portata.

mercoledì 12 novembre 2008

Zeitgeist

a me l'hanno consigliato e io consiglio al mondo di vederlo. quantomeno è una posizione diversa sulle cose. non mi ha sconvolto più di tanto perchè ormai non mi stupisce più nulla e perchè, forse, ho gli occhi abbastanza aperti.



lo trovate a questo indirizzo:
http://video.google.it/videoplay?docid=-6866557189571858559&hl=it

lunedì 10 novembre 2008

mercoledì 5 novembre 2008

martedì 4 novembre 2008

sadbuttrue

eletta domanda dell'anno 2008: "Che fai?"
la versatilità di questa domanda si adegua a qualsiasi tipo di incontro, relazione e scambio di battute.
al telefono riveste l'accezione più tipica che è quella di voler sapere cosa si sta facendo in quel preciso momento o cosa si farà nell'immediato. Di solito, segue il ciaocomeva?, ma nel caso di un telefono mobile potrebbe anche seguire un semplice "dove sei?".
l'accezione che colpisce di più e che diventa decisiva per la sua elezione, è sicuramente quella nelle relazioni interpersonali faccia a faccia con gente che non si conosce, o che con la quale ci si è persi di vista da un po'.
subito dopo aver espletato il rito della presentazione, o lo stupore di rivedere una vecchia conoscenza, attimi di silenzio imbarazzanti vengono riempiti con la nostra domanda dell'anno!
"e tu che fai?", "cosa fai adesso?", "che fai nella vita?" diventano gli "apripista" di una conversazione che, altrimenti, verterebbe sul tempo o qualsiasi altro argomento poco impegnativo.
verrebbe da pensare alle possibili implicazioni sociologiche di questa domanda, del perchè viene posta, di quali particolari interessi mira a soddisfare, di cosa implichi in realtà. In America, non di rado si chiede a una persona appena conosciuta quanto guadagni al mese, forse questo nostro "che fai?" serve a collocare una persona in un determinato strato sociale, così da identificarla secondo gli standard tipici della nostra società occidentale.
tende, allora, a saziare quella curiosità innata che ci spinge a sapere dell'altra persona che livello della scala sociale ha raggiunto e se possiamo considerarci inferiori o superiori a lei. fondamentalmente, serve da aggancio per impostare la conversazione a seguire: se si appartiene allo stesso campo professionale, si passa facilemente a discorsi legati alle proprie esperienze e alle proprie difficoltà o mete raggiunte. se i campi divergono, ma si assestano allo stesso livello, si continua a chiedere del lavoro che si svolge, in cosa consiste, in quanto oggi molte professioni hanno nomi talmente astrusi da implicare una spiegazione abbastanza consistente. ultimate questi scambi, di solito si passa alla sfera degli hobby o degli interessi trasversali senza scendere troppo nel personale.
ora non dico che questa "domanda dell'anno" sia proprio orrenda, mal posta, invadente, fuoriluogo, non dico nemmeno che non si possa cortesemente evitare di rispondere, spostando la conversazione su altri argomenti. dico che sarebbe molto più interessante cercare di capire una persona non da quello che fa, ma da quello che pensa, dice, è. un netturbino può essere un filosofo ed avere una visione della vita più chiara e serena di un professore emerito che sa solo della sua materia e non ha idea di come si lavi una camicia. ogni mestiere o professione ha una sua dignità che non ha alcun senso indagare su due piedi e a una prima conoscenza. forse però è la mancanza di argomenti altri che ci fa cadere nel tranello della "domanda dell'anno", basterebbe parlare delle ultime dal mondo, dell'Italia, dello sport, dello spettacolo, dell'oroscopo, delle condizioni metereologiche, dell'ecologia, del salto in alto, del fatto che sia più utile televisore o il frullatore, dell'idiozia di alcuni comici, delle strisce delle bandiere, della fila accanto che è sempre più veloce, di quanta chimica c'è in una torta, di come i pinguini stiano solo al polo sud...e tutto di quanto più leggero e banale passi per la testa. magari si rischierà di sembrare folli, ma non si cadrà nella più totale banalità.
e da oggi in poi alla "domanda dell'anno" proviamo a rispondere "di solito faccio quello che mi pare!", spiazzeremo un bel po' di provetti interlocutori.

mercoledì 29 ottobre 2008

sciopero!

e domani è sciopero generale. ci dovremmo fermare tutti. dovremmo fermare l'Italia per un giorno. senza la gente che lavora e porta avanti il paese ogni giorno, i "comandanti" non valgono niente.

questa foto è del 30 ottobre, Roma - Piazza del Popolo.

domenica 26 ottobre 2008

tempi moderni

oltrepassare la linea è tanto facile. succede che un momento prima si sta camminando piano per la propria strada e poi subito dopo si corre verso quell'immaginario limite e ci si schianta contro, come nel rush finale di una gara di velocità.
si supera qualsiasi paura, sprezzanti del pericolo e ottenebrati dalla voglia irrefrenabile di varcare la soglia. e poi? quando si è dall'altro lato? si guarda dietro, la strada appena percorsa e non ci sono punti non vissuti, non c'è niente che già non si sia percorso, visto, fatto... tutto sicuro e fermo, fissato nella mente, nel tempo e nello spazio.
viviamo così. tra un'immensa certezza che è la nostra memoria e un ineluttabile dubbio che è il nostro avvenire. quella linea, limite, soglia è il nostro presente che fugacemente scappa via.
in costante equilibrio tra certezza e dubbio costruiamo ogni giorno la nostra vita.

oroscopo: io e i soldi...

Cancro (21 giugno - 22 luglio)

Il crollo delle borse mondiali ha fatto passare in secondo piano un'altra catastrofe planetaria. L'Unione mondiale per la conservazione della natura ha annunciato che il 25 per cento dei mammiferi del mondo rischia di estinguersi. Non stiamo parlando solo di animali esotici che vivono in paesi lontani, ma di conigli, cervi, passeri e tortore. Mentre mediti su come riprenderti dal collasso finanziario, Cancerino, organizza nel tuo cuore una veglia per le specie in estinzione. Dopotutto, le due crisi sono collegate: l'ansia di trasformare ogni cosa in un mezzo per fare soldi ha portato gli esseri umani a depredare la natura e a correre dei rischi folli che hanno devastato l'economia. Comprendere bene questo concetto ti aiuterà a prendere le decisioni giuste sul tuo futuro rapporto con il denaro.

sabato 25 ottobre 2008

Es una meta posible

un po' di storia siciliana

consiglio a chi vuole scoprire qualcosa in più della Sicilia di pochi anni fa, vista attraverso gli occhi di un uomo scomodo ucciso dalla mafia. sono solo poche pagine, ma danno già l'idea.
I Siciliani Magazine a cura di Giuseppe Fava.

martedì 21 ottobre 2008

domenica 19 ottobre 2008

citazione

"Qui in Sicilia che le idee muovono il mondo, non si è mai creduto".
L. Sciascia

sabato 18 ottobre 2008

da Insieme di Mina

Non ti chiedo sai
quanto resterai,
dura un giorno la mia vita
io saprò che l'ho vissuta
anche solo un giorno
ma l'avrò fermata insieme a te,
a te che ormai sei mio
tu, l'amore, io
insieme, insieme.
Io ti amo e ti amerò
finché lo vuoi
anche sempre se tu lo vorrai
insieme, insieme
insieme a te.

macchennesò...

Cancro (21 giugno - 22 luglio)

A volte è un bene che tu sia conservatore, prudente e scettico nei confronti delle novità. Ogni tanto un'immersione nella vita al rallentatore ti aiuta a mantenere un solido centro di gravità e ti permette di rimanere te stesso nonostante le pressioni che ti spingono a essere come tutti gli altri. Le ultime settimane sono state così, Cancerino. Molto presto, però, sentirai il bisogno di correre qualche rischio, di lanciare nuove mode e di esprimerti in modo più coraggioso e creativo. Sei pronto?

giovedì 16 ottobre 2008

c'è sempre un perché

se sorge il sole e poi tramonta, se gli alberi perdono le foglie e poi rifioriscono, se la frutta ha i semi, se l'acqua scorre, se il cielo è azzurro, se le strade si biforcano, se la neve scende a fiocchi, se la sveglia non suona, se i corvi sono neri e le api fanno il miele, se l'interruttore accende e spegne la lampadina, se i morti non tornano in vita, se il deserto è di sabbia, se Woody Allen vince gli Oscar, se il rosso fa pensare al sangue, se lo zucchero è dolce e il mare è salato, se il denaro è il padrone del mondo, se le stelle cadono a metà agosto, se gli amici si riconoscono al tempo del bisogno, se la felicità è effimera, se i problemi sono problemi in tutte le lingue, se la mattina si ha ancora voglia di dormire, se il fuoco brucia, se il treno è in ritardo, se le lacrime non hanno colore, se il tempo non si può fermare, se lo spazio non si può annullare, se la gallina fa le uova, se il bruco diventa farfalla, se il peperoncino è piccante, se il buio fa paura, se i bambini muoiono di fame, se il postino suona sempre due volte, se non c'è più l'aria di una volta, se la plastica è dappertutto, se le pere non cadono mai lontano dall'albero, se la banalità non impressiona, se le ciambelle non riescono col buco, se l'oceano è profondo, se i topi ballano, se le cose cambiano, se l'adrenalina ti fa stare sveglio, se benone è una parola grossa, se un codice non può essere decifrato, se il mistero affascina, se la rosa profuma e la cacca puzza, se le bombe uccidono, se la medicina non cura gli ammalati, se il vino ubriaca, se lo specchio riflette, se il pensiero vola, se le piume solleticano, se il cuore batte e il cervello no, se la borsa scende e i prezzi no, se si crede in qualcosa, se si cerca rifugio, se si scappa dal male, se si vuole ciò che non si può avere, se domani è già oggi, se nessuno, niente, mai danno il senso del vuoto...

"Il più grande ostacolo alla perfezione delle cose umane è il credere che siano perfettissime".
A. Genovesi

mercoledì 8 ottobre 2008

buona lettura

scritto tra il 1944 e il 1947. utile per capire il passato e per vivere meglio il presente. geniale.

Theodor W. Adorno, Minima moralia, Meditazioni della vita offesa.

sabato 4 ottobre 2008

ora vorrei dire

e la lancio così...ma organizzare una protesta perché i politici riducano i loro compensi (o li annullino) per risanare le finanze del nostro Paese, no? un mio amico mi dice che gli antichi romani credevano nel compenso ai senatori, perché questi non si rendessero facilmente corruttibili...sarebbero rabbrividiti davanti ad un inchiesta come Tangentopoli. e poi adesso sono davvero una casta. i priviligiati, gli intoccabili, i mangiapaneatradimento e sulle spalle nostre. adesso basta...
un sit-in davanti al Parlamento o davanti qualsiasi altro posto strategico di giorni e giorni, bloccare l'economia, anche se più bloccata di così mi sembra difficile, fargli paura, facendogli capire che ora i cittadini fanno sul serio...altro che sciopero e corteo. qui ci vuole un'azione forte.
non voglio dover andar via per forza! l'Italia è casa mia, ma certo che se questa casa crolla io non posso mica restarci dentro.

evvai!

Cancro (21 giugno - 22 luglio)

Il tuo credo per gli ultimi tre mesi del 2008 sarà un pensiero di Nikos Kazantzakis: "Se crediamo tanto in qualcosa che ancora non esiste, lo creiamo. Le cose che non esistono non le abbiamo desiderate abbastanza". Imprimi queste frasi nel tuo subconscio, Cancerino. Falle diventare una parte di te, che respira con te a ogni respiro e che sogna ogni tuo sogno. Così potrai trasformarti in un mago, in grado di desiderare con l'intensità di dieci persone messe insieme.

giovedì 2 ottobre 2008

aneddoto

Il periodo è quello pre-riforma della RAI con la legge n.103 del 1975.

"Nel periodo in cui, cominciandosi a parlare di riforma, erano frequenti i contatti con altre radio e tv europee per trarre dalla loro organizzazione possibili suggerimenti, una delegazione italiana visitò la BBC e la ITV. Il momento più difficile del colloquio fu quando gli italiani affrontarono il tema delle garanzie e della tutela delle minoranze all'interno degli strumenti istituzionali che assicuravano il controllo pubblico. Gli italiani non capivano come queste garanzie potessero essere ottenute da una designazione governativa, gli inglesi non capivano come potesse avvenire diversamente. Ma, il ministro delle poste (che nomina i componenti di questo organismo) non è un esponente della maggioranza? Domandavano gli italiani; come possono quindi sentirsi tutelate le minoranze? Finalmente gli inglesi capirono l'obiezione, e sorridendo risposero che il ministro delle poste non era più soltanto un esponenete del suo partito nel momento in cui era divenuto ministro della regina. Questa volta forse gli italiani capirono benissimo e tacquero sgomenti.

La questione dunque non si pone in Paesi come la Gran Bretagna, dove una lunga tradizione democratica ha determinato un'ampia piattaforma di convivenza politica e sociale in cui si riconoscono agevolemente le parti in conflitto, e dove nessuna di esse teme dall'avvento al potere dell'avversario una sostanziale diminuzione dell'area dialettica o un uso scorretto degli strumenti di governo. In tali condizioni l'”obiettività” può anche essere identificata cm codice di comportamento non scritto, ma comunemente accettato".

Franco Chiarenza

martedì 30 settembre 2008

lunedì 29 settembre 2008

domenica 28 settembre 2008

effetto catena di montaggio

non c'è molta originalità in giro.
è tutto copia o brutta copia di qualcuno o di qualcos'altro. si cade così precipitevolmente nell'omologazione che non si fa a tempo a inventare una moda che già tutti se ne sono appropriati. capisco che lo sforzo immaginativo è abbastanza impegnativo e la creatività è qualità che se non si possiede, è molto difficile ottenere, ma mi chiedo perché si preferisca assomigliare al resto della gente, piuttosto che essere unici, rari, diversi. forse è perché oggi ci bombardano con il fatto che se sei diverso, sei destinato all'emarginazione e alla solitudine? o forse semplicemente perché, da che mondo e mondo, tutto quello che è diverso, particolare e autentico fa paura in quanto non catalogabile, non incamerabile in determinati schemi o canoni?
sfugge al controllo di quello che si conosce e genera stupore, timore, orrore a volte.
eppure un vecchio detto recita "il mondo è bello perché vario", ma di questo passo qualche generazione comincerà a chiedersi cosa abbia voluto significare questa frase. sempre che ci si ponga domande del genere nel prossimo futuro.

sabato 27 settembre 2008

loroscopofinoal2

"entrerete in sintonia con i ritmi cosmici se vi occuperete delle cose che vi danno più sicurezza, vi aiutano a sentirvi protetti e favoriscono la vostra felicità domestica".
Ah! i ritmi cosmici...la paranoia cosmica! come faccio a occuparmi di cose che non so ancora dove stiano? ci vuole poco a lanciare questi assurdi propositi. ci provo da una vita a trovare il mio equilibrio, le mie certezze, la protezione e la casa...ma niente.
il mio orizzonte si fa sempre più lontano e io continuo a navigare in alto mare, senza bussola e col cielo coperto. magari è solo colpa del mio essere complicata, intricata, chiusa e incomprensibile. certe volte faccio fatica anche a capire cosa ci sia, chi ci sia nel riflesso che vedo allo specchio. insoddisfazione e ricerca perenne...e quando, puta caso, mi ritrovo a sperare, a viaggiare con la fantasia verso un futuro possibile. zac! tutto cade, rovinando in una frana colossale.
in fondo, è così. sono permalosa, mi basta un niente per perdere un contatto...il contatto. magari con gli anni le cose si sono anche complicate perché dai e ridai con la stessa solfa, alla fine non si può sbattere la testa contro il muro per sempre.
a volte le lacrime aiutano. mi aiutano a lavare via la rabbia e l'isterismo. "magari è solo la sindrome premestruale...", sì a volte è quella. molto più spesso però è solo un pensiero che si insinua e che prepotente si blocca in mezzo ai pensieri mandandomi in tilt il cervello.
"la casa, la chiesa, la croce ed in più lo spettacolo atroce di tutta la gente che passa ci guarda e prosegue veloce"...avranno un posto dove andare, avranno qualcuno da ritrovare, avranno qualcosa da fare.
e poi mi dico...ma tu sei lunatica, i tuoi stati d'animo sono passeggeri come le nuvole. stai incazzata oggi, ma già domani ne avrai cancellato anche il ricordo.
un aiuto fa sempre bene. non rimanere ancorata ai tuoi dispiaceri fa anche meglio.
pensieri positivi, pensieri positivi.
va già meglio.
e poi domani è un'altro giorno.

martedì 23 settembre 2008

Dogville

sicuramente molto teatrale. un film fatto interamente dagli attori e dai suoni. la metafora racchiusa è il vero spettacolo.

lunedì 22 settembre 2008

solo per un po'

mantenere la calma e fare un passo dopo l'altro. perchè se l'obiettivo è duro da raggiungere, la strada non è delle più semplici. il mio oroscopo della scorsa settimana aveva ragione: se le cose non sono complicate, conseguirle non mi dà la stessa soddisfazione.
ce la posso fare!

domenica 21 settembre 2008

ho capito una cosa

il disordine creativo intorno a me non mi disturba, mi conforta. più una stanza è piena di cose casualmente lasciate qua e là e più ci sto bene. non si smette mai d'imparare. e soprattutto, potrei riuscire ad adeguarmi a qualsiasi condizione di vita.
suonerà un po' da narcisista come concetto, ma...io mi piaccio.

sabato 20 settembre 2008

sul Corriere di trenta anni fa

ho avuto modo di recarmi nell'emeroteca della Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea di Roma in questi giorni, e ho sfogliato i volumi che contenevano i quotidiani del Corriere della sera di giugno e luglio 1975.
non mi soffermo sulle questioni politiche che tutti più o meno abbiamo modo di leggere sui libri di storia, ma mi piace tentare di dare un'idea del mio stupore quando ho notato che i titoli di allora non sono per nulla diversi da quelli che ci capita di leggere oggi. si scrive di Napoli e della sua emergenza rifiuti, si scrive dell'intenzione di investire sull'energia solare, e poi c'è una pagina dedicata al caro-prezzi e alla recessione in cui versa il paese e delle manovre che si sarebbero dovute attuare. tutte cose che a distanza di trent'anni si ripresentano puntualmente. ma poi perché? c'è per caso un meccanismo che ci permette di dimenticare in fretta quello che si è cercato di fare per riparare a certi problemi e continuare a commetterli? oppure, e a questa opzione ci credo di più, siamo sempre fermi a un punto e tanto lenti nel cambiamento da fare paura ai bradipi?
la nostra cara Italia è da sempre in mano alla gente sbagliata e la poca gente giusta ha fatto la fine del topo. la gente che ci ha governato ha avuto la capacità di mettere altra gente sbagliata al posto giusto, nel senso che il posto era giusto perché si compisse la loro opera di nullafacenza, perché ogni giorno ci si ritrovasse tutti e si cercasse di mantenere un equilibrio sanamente precario.
noi non siamo la Gran Bretagna. noi non abbiamo una forte tradizione democratica alle spalle. noi non sappiamo cosa significhi essere comunista o liberale o qualsiasialtrafazione ed essere anche cittadini italiani che servono lo Stato italiano e la sua gente. no, no. da noi prima si rispetta il colore politico e poi il tricolore. perchè giusta o sbagliata che sia, se una proposta viene dalla parte sbagliata della barricata non c'è nemmeno motivo di ascoltarla.

Monteleone scrive: "Le preoccupazioni non furono quelle di assicurare al paese un modello di governo forte e stabile, bensì quelle di creare un complesso sistema di garanzie che impedissero le degenerazioni di un governo forte e stabile. Questi principi hanno salvaguardato formalmente un lungo processo democratico ma non hanno assicurato contemporaneamente governi efficienti e di lunga durata".

e se non abbiamo stabilità politica dove vogliamo arrivare? rimarremo sempre fermi a trent'anni fa. le mode cambiano, il paesaggio pure, la gente invecchia ma la classe politica è sempre lì. Andreotti si aggira ancora per le Camere.

stiamo pian piano sprofondando e come sempre cerchiamo l'appiglio per tirarci fuori dalla voragine che ci si apre sotto. siamo italiani e sappiamo sempre tirarci fuori dai guai, ma tra un po' gli appigli saranno finiti e noi avremmo perso anche l'ultima occasione.

proviamo a sollevare le nostre voci. proviamo a vomitare addosso a questa gentaglia tutto quello che non va. facciamo qualcosa per cambiare. i "ragazzi" degli anni settanta ci hanno provato, ma poi o sono scappati via, o sono stati inglobati nel pensiero di massa. se ci proviamo noi stavolta potrebbe essere quella buona. muoviamoci. sconvolgiamo. scardiniamo. eleviamo. e se vi capita provate a leggere qualche quotidiano del passato, troverete una motivazione in più.

Burn After Reading

da vedere immancabilmente.

venerdì 19 settembre 2008

e per tutti i siciliani...

non avevo ancora avuto modo di imbattermi in questa pagina che mi ha colpito davvero.
se come me non l'avete ancora vista e siete siciliani, buttateci un occhio...

wikipedia

...naturalmente.

voglia di immagini e di fantasia

vorrei tanto inserire una bella foto adesso...una di quelle che ti lasciano ore ed ore immersa in un mondo di colori e di forme. una di quelle che ti tolgono il fiato a guardarle perché cerchi di capire come possa essere così perfetta.
ricordo che alla National Gallery di Londra sono rimasta davanti a un quadro di Monet per ben 30 minuti. non era difficile da interpretare, non aveva colori particolari. era semplicemente il quadro più grande e più impressionante che mi fossi mai trovata davanti. qualche anno prima l'avevo studiato a scuola e adesso me lo ritrovavo davanti.
se soltanto si riuscisse ad affiancare ai libri l'esperienza sul campo, credo che si arriverebbe a un grado di elevazione culturale sicuramente migliore.
invece le uniche immagini che impressionano oggi, sono quelle che vediamo in TV, sui giornali e le riviste, sui cartelloni pubblicitari, nei monitor sparsi qua e là, sui telefonini e chi ne ha più ne metta. io ho una discreta fantasia perché il mio contatto con le immagini è stato fortunatamente limitato nell'arco della giornata, e sono quindi cresciuta che se una storia la leggevo, il resto lo costruivo di fantasia. ma adesso? che fine farà la fantasia? davvero la Storia Infinita prevedeva il futuro come i libri di Jules Verne?
i personaggi fantastici saranno tutti inghiottiti dal Nulla. e i nostri bambini diverranno grandi prima che si accorgano di essere nati. forse dovremmo davvero capire quanto il progresso può farci bene e quanto ci può togliere, così potremmo cominciare a regredire per riqualificare la vita.

mercoledì 17 settembre 2008

rieccomi

dopo una breve pausa, mi rimetto a scrivere, come se questo guscio me ne dia una volta di più la possibilità. magari è vero che stando lontani dalle proprie abitudini routinarie, va a finire che si cambia del tutto la maniera di impostare la giornata. ho passato dei giorni meravigliosi che sono riusciti a sbloccare la mia vena creativa per quanto riguarda la famosa tesi. chissà magari un giorno la pubblico qui a puntate e così almeno a qualcosa sarà servita e da qualcuno sarà letta.
mi hanno detto che ogni giorno devo scrivere così da tenermi in esercizio e non perdere la mano. in fondo non è difficile. tutt'altro, diventa anche piacevole stare qui a battere i polpastrelli sui tasti di questo pc portatile. ed è ancora più bello quando c'è una musica di sottofondo che ispira.
la biblioteca di storia moderna e contemporanea a Roma mi ha accolto a braccia aperte. ogni volta che mi affacciavo nel cortile, quei busti di antichi romani mi facevano sentire in una realtà parallela. e poi lì fuori è stata ritrovata la macchina con dentro il corpo di Moro. tutta la storia è racchiusa in quella città. palesemente al Foro, e più nascosta la si può leggere nelle vie e per le piazze. e quella è la città che conserva una memoria indelebile. passeranno altri millenni e sarà sempre lì. perchè è eterna. tornarci è sempre un piacere e in fondo anche lì ormai mi sento a casa.
la Sicilia ha sempre un posto nel mio cuore, ma sarei pronta a tradirla anche domani perchè so che qui ci sono troppe cose che non mi stanno bene. e se non riesco a cambiarle, preferisco vivere tranquilla la mia vita. come mi disse una volta una persona: arrivare al baratro e lasciarsi cadere non è un atto di coraggio, non ha mai fatto bene a nessuno. bisogna avere la forza di riprendere l'equilibrio e ricominciare da capo, in un altro luogo, con altra gente. l'importante è saper ricominciare.

proviamoci.

mercoledì 10 settembre 2008

niente di più, niente di meno

Cancro (21 giugno - 22 luglio)

Non sei la persona più diretta del mondo. E neanche la più concisa. Certe volte giri troppo intorno alle cose e prendi la strada più lunga per arrivare alla verità. Ma allora perché sembri esserti trasformato in un modello di precisione comunicativa? A cosa dobbiamo la tua nuova efficienza, la tua sinteticità e la tua volontà di esprimerti con esattezza? Forse dipende dall'allineamento dei pianeti. O forse veramente non vuoi essere frainteso.

lunedì 8 settembre 2008

Party Girl by U2

I know a girl, a girl called Party
Party Girl
I know she wants more than a party
Party Girl
And she won't tell me her name
Oh no, not me

I know a boy, a boy called Trash
Trash Can
I know he does all that he can
Wham Bam
And she won't tell me his name
Oh no, not me

When I was three, I thought the world revolved around me
I was wrong
And so I sing along
And if you dance, then dance with me

I know a girl, a girl called Party
Party Girl
I know she wants more than a party
Party Girl
I know a boy, a boy called Trampoline
You know what I mean

I think I know what he wants
I think I know what he wants
I think I know what you want
I think I know what you want
I think I know what you want

I think I know what you want

I think I know what he wants

domenica 7 settembre 2008

altra valigia

di nuovo in viaggio. verso qualcosa di conosciuto e verso cose nuove. l'importante è andare avanti, non fermarsi mai e bla, bla, bla. tanto alla fine si torna. io però non vorrei dover tornare, mi piacerebbe tanto poter andare e andare, senza mai guardare indietro e pensare al momento in cui dovrò ripetere i miei passi all'inverso. il mondo ha così tante opportunità da offrire che forse rimanere fermi in un punto è fin troppo riduttivo. certo, ci vuole tanto coraggio e dosi di buona volontà per non morire dietro un angolo. prima o poi uno dei miei viaggi mi indicherà la strada.
per adesso comincio dal primo passo...riempire la valigia.

giovedì 4 settembre 2008

depressione postfurrigna

non è per niente facile ritornare alla vita di tutti i giorni, dopo una due giorni strepitosa come quella appena passata. il Furrigna Rock Festival ha conquistato la piazza. la musica ha conquistato la piazza. e noi organizzatori ce lo siamo fatto quadrato, ma ha funzionato e adesso la nostra creatura mi manca già.

mercoledì 27 agosto 2008

dopo le 4

cadevano giù, come una pioggia di meteoriti, chicchi di ghiaccio grossi come i pomi d'ottone del mio letto. li vedevo battere contro i muri e le ringhiere. il rumore assordante, un bombardamento incessante e intorno tutto bianco, quasi una bufera da polo nord.
quando decide di venir giù così non si può fare altro che restare lì fermi a guardare. immobili, tutto il tempo del mondo concentrato in quei minuti di scompiglio. è impossibile capire quando finirà, perchè va via come è arrivato. prima il fulmine, poi il tuono. poi, quando ce l'ho già sulla testa, fulmine e tuono coincidono come i fuochi d'artificio della festa del patrono.
non mi fa paura. mi affascina. magari qualcosa la rovina, la squassa, specialmente se a cadere giù è tutto il ghiaccio del cielo. le foglie delle piantine nel giardino hanno segni che solo il tempo potrà cancellare. si porteranno dietro ferite profonde, di quelle che a fatica si rimarginano.
tutto tornerà come prima. spunta subito il sole, e già ti sembra sia un nuovo giorno. la natura è davvero spettacolare.
certo, ci sarà da abituarsi a questi continui e improvvisi mutamenti. e forse si perderà il senso di determinati periodi dell'anno.
cert, siamo stati tanto bravi a tirare la corda. e forse adesso è la natura a prendersi la sua rivincita.

lunedì 25 agosto 2008

questions

cosa sono io davanti ha chi ha vissuto quando la storia si faceva con le mani?
riuscirò mai a combinare qualcosa di memorabile? qualcosa che crei un mutamento? qualcosa che incuriosisca e che a distanza di tempo abbia ancora un valore?

domenica 24 agosto 2008

bussola

non fingo.
a me non serve avere una bussola che mi faccia trovare il punto in cui si formano le nuvole. quello lo conosco anche troppo bene. preferisco che segni sempre il punto in cui il cielo è sereno perchè è lì che si viaggia tranquilli.
riuscire a far splendere il sole sulle nostre teste è molto più difficile che trascinarci addosso nuvole nere.
difficile, ma non impossibile.

sabato 23 agosto 2008

credo che

la rabbia è un sentimento al margine tra il razionale e l'irrazionale. prendere coscienza di determinati fatti che possono essere considerati più o meno molesti, riesce a far scaturire una certa serie di reazioni a catena che finiscono per accendere il lumicino dell'irrazionale incazzamento puro. e a poco o niente serve il cercare una buona scusa per ritrovare la tranquillità. una volta che la miccia è partita c'è proprio poco da fare. in effetti, mi piacerebbe infinitamente riuscire a stare calma mentre attorno mi crolla il mondo, ma quando mi sento interamente e internamente coinvolta ogni sforzo mi risulta vano. ora non dico che la mia rabbia sia tanto irrazionale da non avere un fondamento e per questo sia da ritenere un inutile spreco di tante energie, dico semplicemente che se a volte ci si mettesse nei panni dell'altro forse si eviterebbero inutile equivoci, musi lunghi e rotture varie.
e adesso per liberarmi un po', dal profondo e senza nessuna remora e chi se la vuole prendere se la prenda, come disse Rett a Rossella prima di andare via: "francamente me ne infischio!"

mercoledì 20 agosto 2008

martedì 12 agosto 2008

il mio agosto siciliano

che sia il mare sconfinatamente azzurro e cristallino...

...che sia la campagna dai colori caldi e confortevoli...la Sicilia è sempre una terra dai mille volti e dalle mille risorse e ti regala tutto quello che vuoi, basta solo desiderarlo ardentemente.
grazie delle splendide giornate.

sabato 2 agosto 2008

ehm...

sarà che sono in vacanza...o forse no...sarà che c'è qualcosa che blocca la mia creatività...sarà che in effetti sto organizzando sto benedetto festival, ma di sicuro ho poco tempo e troppe cose da fare.
vorrei soltanto capire se così va bene o no. vorrei sentirmi dire che le cose andranno per il verso giusto. io mi muovo e non resto ferma a guardare. stavolta no.

Cancro (21 giugno - 22 luglio)

Il record mondiale di mollette da bucato attaccate in faccia è 153. Mi auguro, Cancerino, che tu non voglia batterlo. Farsi del male per impressionare gli altri non è una buona idea, e in questo momento è sconsigliabile più che mai. Non avrei obiezioni, invece, se tu facessi il contrario, cioè farti del bene per impressionare gli altri. Secondo il mio parere di astrologo, dovresti intensificare i tuoi sforzi per stare bene. I motivi sono molti, ma il più importante è che avrà un effetto magico e tonificante sui tuoi rapporti con gli altri.

Ma poi non mi si potrebbe accusare di essere troppo egoista? mah...

domenica 27 luglio 2008

elios

davanti all'azzurro mare di fine luglio con la leggera brezza che mi scompiglia i capelli e con la musica nelle mie orecchie, penso a quanto sia fortunata a poter godere di tutto questo. è bello riuscire a meravigliarsi ancora. e se il mio cuore batte e il mio respiro si fa più intenso riesco pure a capire che adoro la piega che prende la mia vita. non so cosa mi aspetta, ma so che io sono pronta a tutto.

lunedì 21 luglio 2008

un altro ancora sulla mia pelle

com'è strano che sia già arrivato, e tutto senza che io me ne sia resa conto. è sempre così mi coglie di sorpresa...penso ogni anno di poterlo fregare, di poterlo saltare, ed invece si ripresenta puntualmente. come se il calendario avesse necessariamente bisogno del 22 luglio. ultimo giorno del cancro...cuspide...una parola che sa a metà tra una bestemmia e un complimento. poi ci fai l'abitudine. come pure a tutte le altre etichette, del resto. e se la gente tira le somme dell'anno che sta per finire il 31 dicembre, io mi vedo sempre a farlo il 21 luglio, così...perchè per me il capodanno è domani. sarà mania di protagonismo o non so bene cosa, ma per me l'anno comincia in estate e nel giorno che sono nata. e così ogni anno si ricomincia dal 22 e ogni anno sembra che tutto mi sia sfuggito di mano, che sia solo ieri che festeggiavo i miei compleanni con gli amici e spegnevo le candeline dopo una inteminabile giornata di giochi e corse a perdifiato per la campagna. E invece eccomi qua bell'e cresciuta, e quasi ho dimenticato quei giochi e quelle corse. Il tempo continua a scorrere inesorabile e tutto sembra essersi accorciato, come se la giornata, le ore e i minuti avessero fretta di passare. come se il sole fosse stanco già a mezzogiorno e avesse voglia di tramontare. come se gli orologi avessero perso la loro importanza. in effetti, io l'orologio non lo porto più da tanti anni e francamente non ne sento il bisogno. è già angosciante sapere che passa, averne pure un informatore al polso che lo scandisce è troppo da sopportare. la luna invece sta sempre lì, bella, imperturbabile, nelle sue fasi mostra di sè il meglio e poi si cela del tutto perchè per lei il tempo non passa davvero. si permette il lusso di sparire e riapparire e di farsi adorare ogni volta di più. e ogni anno che passa sembra pure che tutto si faccia più vicino. i mesi si avvicendano in un delirio di cose da fare e disfare. pochi eventi che mi sconvolgono, poche cose che non vanno per il verso giusto, tutto fila liscio ed io a volte mi sento un po' un passeggero di un treno che corre a velocità supersonica. mi metto lì a guardare dal finestrino la mia vita che scorre e non posso nemmeno tirarlo giù e respirare un po' di quell'aria perchè è già passata un'altra stazione e il viaggio continua. a volte vorrei che un anno, solo uno potesse durare di più. vorrei che mi si desse la possibilità di fermare il treno e scendere giù a visitare uno di quei tanti posti che attraverso. vorrei che il 22 luglio ritardasse un po'. sarebbe un bel regalo. vorrei che uno dei tanti desideri che ho espresso negli anni passati, quando spegnevo le candeline con un solo soffio, si avverasse. ma forse ho desiderato sempre e soltanto di essere felice...ma quello non è un desiderio, quello dipende da me e dalla modo in cui riesco ad affrontare gli anni della mia vita.

domenica 20 luglio 2008

per indole o per successo

...tra le tante diversità del nostro pazzo mondo mi è saltata agli occhi la profonda divisione che distingue in due categorie le persone che intraprendono un'azione: quelle che lo fanno perchè ci credono e ce l'hanno nell'indole e quelle che lo fanno solo perchè gli altri gli attribuiscano dei meriti. non c'è bisogno di stare sotto i riflettori o alla continua ricerca di fama per compiere quello che si ritiene il proprio dovere. credere in quello che si fa e portarlo a termine nel migliore dei modi è già un'ottima ricompensa e un buon incentivo per il prossimo obiettivo. certo, non si tratta qui dell'ambito lavorativo, dove i meriti e le mete raggiunte devono essere riconosciuti ed esaltati. c'è già così poca gente che lavora bene, che se si sviliscono anche quelli che sanno cosa fare e come farlo ci ritroveremo ben presto ad avere una società oziosa e demotivata...

mi sa un po' di trattato/saggio del 1700...ma in fondo è vero...che tristezza.

giovedì 17 luglio 2008

non si può

spesso mi fermo a pensare a tutto quello che mi sta attorno e a come il passato sembra non riesca ad insegnarci nulla. andiamo avanti a tentoni e cerchiamo di raggiungere mete che non ci sarebbe davvero bisogno di anelare. siamo dispersi su questa terra e ci rinchiudiamo ogni momento di più dentro noi stessi e quello che vorremmo essere, dietro quell'immagine che pretendiamo di dare agli altri. storicamente sconfitti da anni ed anni di mediocrità e bassi profili, continuiamo a vivere delle nostre ipocrisie e ci contorniamo di tante falsità che abbiamo ormai perso di vista quella che si poteva considerare realtà. viviamo tra la rete virtuale e l'etere e ci cibiamo di notizie e spettacoli, più o meno futili, più o meno terrificanti. abbiamo paura dei nostri vicini, abbiamo paura di chi non appartiene alla nostra cultura, ma in fondo di Cultura ce ne resta poca. ci arrabbiamo se la fortuna non ci sorride e se la giornata ci va troppo male, senza pensare che forse da qualche parte c'è chi la giornata non riesce nemmeno a finirla...o meglio, la finisce e per sempre. vorrei tanto sapere perchè tutto va a rotoli, perchè cambiamento è sinonimo di peggioramento, perchè si va scadendo di giorno in giorno, perchè nonostante qualcuno cerchi di cambiare le cose, sento ancora ripetere la frase "ma a me chi me lo fa fare?". si potrebbe prevedere un'immensa tristezza e una conseguente perdita di entusiasmo, ma cercherò di avere una speranza stasera...domani andrà meglio, domani ci sarà una generazione che non si accontenterà, saranno i figli che noi non siamo stati e apriranno una nuova strada su questo mondo già troppo calpestato.

lunedì 14 luglio 2008

ritorno e pensieri sparsi

tramonto con un sole giallo schermato da una foschia che toglie il respiro. e poi fuoco, come sempre. si ripete il paesaggio e c'è aria di memoria. tutto quello che sta intorno fa parte di me e io faccio parte di esso, perchè è tutta la vita che mi specchio e mi confronto con queste strade, queste case, questi alberi e queste acque.
tutta la vita che cerco di fuggire e poi, come in una ragnatela, mi ritrovo intrappolata e mi crogiolo a questo sole e respiro quest'aria bollente. è come se il mio corpo fosse assuefatto: appena rimetto piede sulla mia isola, tra duemila cose che non vanno e che non funzionano, mi sento a mio agio. il mio spirito ritrova il suo equilibrio.
e le ore scorrono lente come miele dal cucchiaio. e le giornate estive sembrano interminabili. e il caldo dilata le sensazioni e scioglie i pensieri. non c'è mai una sera uguale ad un'altra e i ricordi più belli sono sempre legati all'estate. come un'accordo tacito, un patto mai stipulato, le giornate estive sono le più spensierate.
io ci sono anche nata. alle 4 di un pomeriggio torrido e insopportabile. ho pianto per la prima volta quel pomeriggio. e poi forse ho sorriso. e poi tante volte ho desiderato non essere mai nata. e ora invece adoro la vita e ci sto attaccata stretta, stretta per non perdere nemmeno un attimo di questa magnificenza. la mia terra, il mio sole, il mio mare, il mio cielo, la mia luna e gli occhi delle persone che amo.
credo che ci sia concessa la possibilità di essere felici prima o poi. felici di quella felicità che non senti, che non tocchi, alla quale non dai importanza, ma che hai e ti fa vivere un po' meglio ogni giorno.

lunedì 7 luglio 2008

spare time

sulle note di una canzone a me cara, scrivo e penso, penso e scrivo.
fa caldissimo. quel caldo che ti toglie la voglia di vivere e ti fa sentire come una pozzanghera di fango. che differenza rispetto alle fredde giornate spagnole di quest'inverno. ma la mia vita è così, sfiora gli eccessi, si stende fra estremi opposti e torna ad essere nella norma senza subire irrimediabili variazioni. una cosa a metà tra l'imprevedibile e lo scontato, o tra il tragico e il comico, anche se a volte si sfora nell'assurdo più sfrenato. un po' banale, in fondo, o per meglio dire comune. sì perchè per definizione la vita di tutti è così. ci sono delle sfumature, dei piccoli nei che le fanno diverse, ma ormai le acque in cui navighiamo sono anche troppo stagnanti. e quindi sempre le stesse abitudini, sane e non, che ci danno la sensazione di riempire dei vuoti...quei vuoti di cui il cervello ha fondamentalmente paura. quei vuoti che potrebbero essere riempiti da pensieri pieni di senso. ed è allora che ci si fabbrica i diversivi, tutti i diversivi possibili per impegnarci in qualcosa di spassoso, che soddisfi una qualche nostra affezione e che ci faccia essere felici e spensierati nel farlo. poco importa se ci ruba via tempo, magari ore ed ore...è quando diventa un secondo lavoro o ne diventiamo schiavi che è un po' strano. siamo disposti anche ad accettarlo, ancora più strano. ma questa è solo una mia fissazione, perchè io non riesco a trovare un passatempo che mi appassioni. riesco solo a impiegare il mio tempo libero nella maniera migliore senza lasciarmi ingabbiare da nessuna abitudine.

mercoledì 2 luglio 2008

valigia

valigia aperta sul letto, quasi pronta. e domani aeroporti e treni e autobus. la mia vita forse un giorno sarà il ricordo di tutti i miei viaggi. o forse il mio destino è quello di viaggiare e di non avere mai fissa dimora. quello di essere nomade e di scoprire che ogni luogo è un po' casa mia e che stava già in potenza nel mio immaginario e che diventa atto ogni volta che lo raggiungo.
ho sempre in mente il mio primo viaggio. ero felice, adolescente e con una voglia di libertà che faceva invidia agli animali in gabbia. e da lì in poi non mi sono fermata più. sempre più voglia di scoprire nuovi posti, di tornare e ritornare in quelli che amo e di rivederli con occhi nuovi a distanza di tempo.

domenica 29 giugno 2008

oggi va così

a volte soffoco. la giornata è stata meravigliosa. vorrei poter dire lo stesso della notte. domani si lavora e questa settimana con la valigia si parte e si va via. si sale su nelle città dei miei cari...ma non le mie. profonda amarezza e profonda gioia. io preferisco vivere una vita felice.

sabato 28 giugno 2008

lunedì 23 giugno 2008

non lo so

se solo riuscissi a passare da quell'irrimediabile sì, ad un non so andante che possa farmi dubitare e spingermi a riflettere su un probabile e deciso no, sarebbe già un passo avanti. un passo verso chissà quale posizione. la mia è una malattia che non si cura facilmente. in questo sono quanto di più british ci possa essere, non riesco a fare uscire un no secco, disarmante, a volte maleducato...e la cosa peggiore è che alla fine porto a termine tutto quello a cui dico sì. e allora non mi rendo davvero conto se quella è una cosa che voglio davvero fare o se lo faccio per non dispiacere...domande a cui non avrò mai risposta.
nel frattempo il caldo avanza e la mia terra continua a bruciare. oggi brucio un po' anche io perchè ieri il sole era inclemente. ho attraversato 1km di mare a nuoto per andare a vedere un isolotto e sentirmi lontana dal mondo. a pochi metri dalla spiaggia, volevo tornare indietro...ma con un po' di coraggio ce l'ho fatta. forse ho solo bisogno di credere un po' più in me stessa e nelle mie capacità.

Invece di andarmene da qui
piuttosto che
lasciarti ancora la soddisfazione
decisi di cambiare totalmente la mia posizione
è solo che
mi persi
E ancora ieri
consideravo che
se tu non c'eri io..
però è un pensiero inutile
ma sì ma sì lo so qual era il modo esatto
per riavere tutto
è solo che
mi persi
E poi chissà
ognuno ha il suo piccolo razzo
lanciato nel blu dello spazio
con dentro frammenti di sé
eh già
Ma sì ma sì lo so che avrei dovuto
prenderti e sfidare il mondo
è solo che
mi persi
Ma sai che c'è
che se ognuno ha il suo piccolo razzo
io devo aver perso il contatto
e adesso perdonami se
mi è rimasta soltanto
la parte peggiore di me

Daniele Silvestri

venerdì 20 giugno 2008

festeggio

il mio post numero 100!

proposito: la determinazione c'è. ci vuole più ambizione. mi sto attrezzando.

e poi chi mi ferma più?

Cancro (21 giugno - 22 luglio)

Stai cogliendo le opportunità uniche che il 2008 ti offre, Cancerino? Ormai siamo a metà dell'anno ed è ora di fare un bilancio. Spero che tra sei mesi, guardandoti indietro, potrai dire: "Quest'anno ho scoperto tutto quello che devo sapere su cosa non mi serve e su chi non voglio essere. Ed è uno dei motivi per cui (alleluia!) ho imparato a non soffrire desiderando una vita diversa. Non sono mai stato così in pace con il destino della mia anima".

mercoledì 18 giugno 2008

immagine

a volte succede qualcosa di dolce e fatale
come svegliarsi e trovare la neve
o come quel giorno che lei mi sorrise
ma senza voltarsi e fuggire
vederla venirmi vicino fu quasi morire
trovare per caso il destino
e non sapere che dire
ma invece fu lei a parlare
"mi piace guardare la faccia nascosta del sole
vedere che in fondo si muove
dormire distesa su un letto di viole" mi disse
"e a te cosa piace?"
"mi piace sentire la forza di un'ala che si apre
volare lontano
sentirmi rapace, capace di dirti ti amo
aspettiamola insieme l'estate".

da L'autostrada di D. Silvestri

12 ore di luce

adoro vedere il sole fino a tardi d'estate. la giornata si allunga e se parte storta c'è tutto il tempo di raddrizzarla. adoro quando mi capitano miriadi di cose in uno stesso giorno. cose che non avevo messo in conto e che mi sono invece successe...così, per caso. bello. adoro ammettere che questo è il periodo in assoluto in cui mi voglio più bene. ed è vero che se si sta bene con sè stessi si riesce anche a stare bene con gli altri. semmai dovessi avere un rimpianto nella mia vita dovrebbe essere quello di non essermene resa conto prima. ma i rimpianti non fanno per me. adoro vedere la luna sorgere e alzarsi nel cielo al tramonto, mentre tutto intorno si tinge di rosso e poi man mano diventa blu e poi fa sera. e lei piena riempie di pallida luce le valli e le colline della mia terra e le tinge d'argento...irripetibile. credo davvero che abbia una certa influenza sul mio segno...io, lunatica, lo sono. adoro il calore di questi giorni perchè sa di ricordi d'infanzia, sa di vacanze e di belle serate, sa di spensieratezza e d'allegria. questa è la mia estate! pretendo che sia indimenticabile. e se mi ci metto, lo sarà realmente.

lunedì 16 giugno 2008

esagerazione

esagerata? sì, in effetti. anche un po' estremista forse...ma col tempo ci sono diventata. una volta ero la diplomazia fatta persona. e poi dicono che la gente non cambia e che si nasce in una determinata maniera non si può morire in un'altra...e i trans allora? questa tanto per estremizzare ancora, ma poco c'entra con me che del mio sesso vado più che fiera. bene...torno all'esagerazione. c'è tanto di più bello nel far diventare le situazioni immense, fuori dagli schemi, imprevedibili, anche tragiche o comiche, mai e poi mai piatte e banali. e nella mia vita non esagerata ho conosciuto brava gente, ho avuto a che fare con iene. come tutti del resto. ma io, per natura mai ipocrita, non riuscivo ad uniformarmi alla massa di leccapiedi e quindi ho scelto di mollare la diplomazia e di passare alle maniere forti e dopo un esagerato periodo di stasi e di annullamento, sono saltata addosso all'onda del mio destino e ci cavalco sopra seguendo le sue bizze, i suoi picchi e i suoi improvvisi e repentini vuoti. e adesso non conosco mezzi termini, o tutto o niente, perchè il grigio mi piace addosso perchè sta bene coi miei occhi, ma a vederlo mi si stanca la vista. bianco, nero, rosso, colori netti, decisi. perchè l'indecisione non fa per me. lascio agli altri la possibilità di amarmi o di odiarmi. certo davanti a certe decisioni c'è da pensare, riflettere e stare attenti alle sensibilità altrui, ma vivere nel limbo non è proprio per me. paradiso o inferno. esagerata. la mia vita ai limiti del possibile. una vita in continuo divenire, una vita che come una barca in mezzo al mare salato da qualche parte prima o poi mi condurrà. ed io sono esageratamente paziente.

domenica 15 giugno 2008

Parole, parole

splendido...

davvero

estasi:
psichicamente è caratterizzata dalla cessazione di ogni attività da parte dell'emisfero cerebrale sinistro (noto anche come emisfero dominante o della "razionalità discorsiva"), consentendo così all'emisfero destro (quello recessivo o passivo, detto anche "emotivo") di attivarsi. generalmente produce uno stato di notevole beatitudine e benessere interiore.

due parole, un'immagine, uno sguardo, un sorriso. nulla di più, ma a me bastano già.

venerdì 13 giugno 2008

può succedere

Cancro (21 giugno - 22 luglio)

Nel film War games un hacker entra in un supercomputer e comincia una partita a un videogioco. Come scoprirà più avanti, si tratta della rete che gestisce le operazioni dell'aeronautica militare degli Stati Uniti. I giochi hanno conseguenze nella vita reale e, senza saperlo, l'hacker innesca una serie di eventi che potrebbero scatenare una guerra termonucleare globale. Dopo diversi colpi di scena, il supercomputer prende una decisione importante che eviterà la catastrofe: l'unico modo per vincere la partita è non giocarla. Questo metodo potrebbe funzionare anche per te, compagno Cancerino. La partita che stai disputando non è certo pericolosa come quella di War games, ma perché non cerchi di vincerla smettendo di giocare?

solo nei film

"Vuoi sapere qual è la verità sul tuo conto? Sei una fifona, non hai un briciolo di coraggio, neanche quello semplice e istintivo di riconoscere che a questo mondo ci si innamora, che si deve appartenere a qualcuno, perché questa è la sola maniera di poter essere felici. Tu ti consideri uno spirito libero, un essere selvaggio e temi che qualcuno voglia rinchiuderti in una gabbia. E sai che ti dico? Che la gabbia te la sei già costruita con le tue mani ed è una gabbia dalla quale non uscirai, in qualunque parte del mondo tu cerchi di fuggire, perché non importa dove tu corra, finirai sempre per imbatterti in te stessa."

come sospettavo

beh...sì, smetto di ridere e mi intristico fino alle lacrime, ma la vita è così. un momento prima ti sembra di toccare le stelle e l'attimo dopo ti ritrovi a fare i conti con le ansie, le paure, le difficoltà. guai se non succedesse... sembra che chiedersi troppi perchè sviluppi una coscienza critica verso il mondo, ma a me sembra pure che porti a crearsi un'infinità di dubbi e perplessità. certo, a me abituata a chiedermi anche perchè la mattina scendo sempre con tutti e due i piedi dal letto, ci vorrebbe una dose di inconsapevolezza endovena perchè, altrimenti, mi risulta complicato pensarmi mediamente serena e tranquilla. se la mia storia è già stata scritta, vorrei tanto sapere come va a finire, vorrei smetterla di tormentarmi con le mie incertezze. vorrei una buona volta che gli eventi seguissero un filo logico invece di avvicendarsi nel più totale disordine. ed è allora che le domande si affollano nella mia mente...tutto sembra diventare assurdo, perdere di senso, chiudersi su sè stesso. sembra che le parole non abbiano più spessore e che la tempesta che si teneva ben lontana all'orizzonte sia, adesso, piombata sulla mia testa con tutta la sua furia. vorrei riuscire a tirare tutto fuori, ma mi rendo conto ancora una volta che solo un muro potrebbe sopportare il mio sfogo. e quindi scrivo e lascio ai posteri l'ardua sentenza...leggere queste poche frasi farà scappare a qualcuno un sorriso, farà nascere un sentimento di compassione a qualcun'altro, renderà triste o, addirittura ci sarà chi si ritroverà nella situazione. questa è la forza di parole scritte una dietro l'altra. rimangono lì e poi ognuno quando se le trova d'avanti riesce a cogliere una sfumatura, a dargli un significato, a trovare un qualcosa di familiare, a sentirsi parte del racconto, a rivedersi in esso. chissà cosa volevo dire in realtà quando le scrivevo. forse volevo generare miriadi di sensazioni. forse stavo parlando di me. forse volevo solo passare un po' di tempo ad esercitare la mia scrittura.

drowing man by U2

Take my hand
You know I'll be there
If you can
I'll cross the sky for your love
For I have promised
Oh, to be with you tonight
And for the time that will come

Take my hand
You know I'll be there
If you can
I'll cross the sky for your love
And I understand
These winds and tides
This change of times
Won't drag you away
Hold on, and hold on tightly
Hold on, and don't let go
Of my love

The storms will pass...the storm will pass...
It won't be long now...it won't be long now...
His love will last
His love will last...forever

Take my hand
You know I'll be there
If you can
I'll cross the sky for your love
Give you what I hold dear

Hold on, hold on tightly
Hold on, hold on tightly
Rise up, rise up
With wings like eagles
You run, you run
You run and not grow weary

...Take my hand, take my hand...
Hold on, and hold on tightly
Hold on, hold on tightly
To this love...last forever
To this love...last forever

Take my hand
Take my hand...

giovedì 12 giugno 2008

le favole

c'era una volta...e adesso non c'è più perchè il principe ha venduto il castello per comprare un loft in centro. la principessa ha deciso di darsi una mossa e aprire un'agenzia di moda. la fata buona le fa da assistente. la strega cattiva se n'è andata in vacanza a spassarsela sulle spalle dello sventurato di turno. i topini sono in trappola. il gatto ha perso gli stivali ma ha guadagnato un collare di diamanti e un pasto in scatola al dì. le sorellastre hanno una casa d'appuntamenti e si divertono pure. il cacciatore non ha più i soldi per rinnovare il porto d'armi e allora fa lunghe passeggiate in cerca di funghi. il mago si è perso in un gioco virtuale e non riesce più a tirarsene fuori. il lupo è in via d'estinzione. la balena pure. il falegname ha un loft più grande di quello del principe. l'orco è pure diventato simpatico. il drago è stato testimonial di una campagna contro gli incendi ed ha smesso di dar fuoco. la bella addormentata soffre d'insonnia...e poi davvero...chi vuoi che creda che oggi riuscirebbero a vivere felici e contenti?

mercoledì 11 giugno 2008

positività

un tappo di spumante del tavolo vicino mi si è catapultato sul braccio...mi dicono che porti bene, ma a me è sembrata una botta tremenda! se deve portarmi bene, spero proprio che serva per i miei due o tre desideri non ancora realizzati. sarà tutto meraviglioso e la piega che prenderà la mia vita sarà quella definitiva. si riesce a stare splendidamente quando le rotelline dell'ingranaggio vanno tutte secondo il loro verso. è quando si inceppa che cominci a perdere colpi...ma a questo ci penserò quando sarà il caso. dire sì apre universi che nemmeno si possono immaginare.

martedì 10 giugno 2008

qualche spunto

una giornata di sole infinita oggi...e la mia terra ricomincia a bruciare. quel verde si sta facendo sempre più giallo e il giallo si fa rosso di fiamma qua e là e poi si riveste di nero. nera e tenebrosa cenere; quel fuoco non si lascia niente dietro, come Attila.
io sto male, proprio fisicamente. quel male che prende una volta ogni tanto e che mi fa pensare che sono realmente viva perchè soffro. ci vuole, altrimenti penserei di essere fatta di aria dentro e che tutto quello che mi succede è pura proiezione della mia fantasia.
dovrei approfondire il tema della percezione. sì, uno di questi giorni lo farò. un bel discorso su come la percezione di noi e di quello che ci sta intorno influisce sulla nostra vita. per capire se siamo quel che siamo o siamo solo quello che percepiamo di noi stessi. psicofilosociologico e quant'altro, ma questa non è la serata.
le mie mille cose da fare si sono stabilizzate a 5. forse anche 6. dovrei imparare a dire di no più facilmente, altrimenti rischio di non farne bene nemmeno una. no. una devo farla bene per forza di cose. e ce la farò. su quella mi gioco la testa.
ho tanta voglia di riverdere persone a me care. ma mi sa che i miei spostamenti al momento si limitano alle immediate vicinanze. dovrò aspettare almeno uno o due mesi. aspettare che l'estate sia piena per poterli riabbracciare. e a queste belle persone se ne aggiunge anche un' altra, ma per vedere lei bisogna aspettare un po' di più. e già mi sembra troppo.
questa è l'ultima. c'è sempre tempo per leggere Bukowski. magari ci vogliono guts come direbbero gli inglesi, ma non è proprio niente male. crudo, deciso, maledetto quanto basta per farti leggere 100 e più pagine d'un fiato e senza annoiarti.

sabato 7 giugno 2008

tremens

ho come l'impressione che la linfa vitale che mi scorre nelle vene si stia pian piano trasformando in un veleno che tenta di soffocarmi. ogni tanto ho già l'impressione che mi manchi il respiro e in effetti, mi gira d'improvviso la testa. mi eclisso...non esiste nulla attorno a me e il veleno scorre e lo sento che si avvicina terribilmente al cuore e alla mente. poi, respiro profondo ed è come tornare alla vita, come risuscitare. o è un pensiero che mi suscita un risveglio...periodo tremendo questo. prendo al volo ogni occasione per fuggire a me stessa. ieri, sotto la volta celeste e in riva al mare, guardavo le stelle e mi sentivo, ancora una volta, infinitamente piccola. ho voglia di perdermi un po'.

proposito per il futuro: comprare una casa al mare.

venerdì 6 giugno 2008

oroscopi

"forse è proprio questo lo scopo del tuo smarrimento temporaneo: darti l'occasione di essere vivace, aggressivo e intelligente a dispetto delle circostanze."

"qualunque cosa tu faccia, cancerino, non aprire la porta di quell'armadio chiuso da anni. non ficcare il naso nelle strane cose che succedono dietro le quinte. non guardare nell'altro vaso di Pandora, non cogliere il frutto dell'albero della conoscenza e non correre dove neanche gli angeli osano avventurarsi. non fare queste cose proibite, mio caro granchio, a meno che tu non voglia imbarcarti in un'avventura enigmatica, fondamentale e illuminante."

quel non sembra tanto un invito...ed io mi lancio a capofitto in tutto perchè da perdere non ho proprio nulla...

mercoledì 4 giugno 2008

io o gli altri

non sopporto la gente che grida quando discute. non sopporto quelli che dicono la stessa cosa che dico, ma siccome la dico con altre parole non riescono a rendersene conto e mi danno addosso. non sopporto l'ipocrisia della gente. non sopporto chi vuole sempre avere ragione. non sopporto le classifiche. non sopporto i paragoni. non sopporto l'incoerenza. non sopporto quelli che ti sorpassano a destra. non sopporto chi suona il clacson dietro di me appena scatta il verde. non sopporto le calze bianche con le scarpe nere. non sopporto la calca davanti ai cancelli prima di un concerto. non sopporto chi non rispetta la fila. non sopporto la roba da mangiare tra i denti. non sopporto che le bambine di undici anni oggi ne dimostrino venti. non sopporto i discorsi insensati della nostra classe politica. non sopporto l'informazione pilotata. non sopporto che non mi si dica come stanno le cose. non sopporto l'indecisione perenne. non sopporto la promesse fatte e mai mantenute. non sopporto le luci al neon. non sopporto quelli che mi fischiano dietro quando mi vedono per strada. non sopporto quelli che mi fissano. non sopporto la gente che si fa il bagno nel profumo. non sopporto quelli che quando mi avvicino cambiano subito discorso. non sopporto che mi si dica cosa, quando devo fare qualcosa e come. non sopporto quelli troppo buoni. non sopporto quelli che cercano di venderti qualcosa per forza. non sopporto le chiamate dai call center. non sopporto le segreterie telefoniche. non sopporto quelli che sputano per strada. non sopporto le cose "ultima moda". non sopporto tante cose ancora, ma ci vivo in mezzo e cerco di non farci nemmeno troppo caso, perchè altrimenti mi lascerei coinvolgere e comincerei a dare di matto. freddezza di spirito, ottimi riflessi, e un'impermeabile contro tutto quello che non mi sta bene. e quando si tratta di qualcuno che mi sta a cuore...beh...cerco di farglielo capire, ma allo stesso tempo cerco di accettarlo/a per quello che è. se la pensassimo tutti alla stessa maniera sarebbe una noia mortale.

martedì 3 giugno 2008

grazie mare


me ne torno con gli occhi carichi di mare e con quella voglia di averne ancora perchè non mi sembra mai abbastanza. quell'odore, quella trasparenza, quell'inconfondibile frangersi dell'acqua contro i sassi della spiaggetta. se pochi luoghi riescono a tenermi allegra, bene allora il mare è uno di questi. che sia in compagnia o che sia sola non fa differenza. io sto andando già al mio incontro con lui e francamente abbiamo un rapporto così idilliaco che ne sono un po' gelosa. adoro le lingue di spiaggia deserta e poco frequentata, dove ci si può ritrovare a tu per tu con la natura e col mare in tutto il suo splendore. sensazioni, percezioni che danno tranquillità e che rigenerano l'anima e il corpo. magari questa settimana sarà più facile da affrontare.

sabato 31 maggio 2008

rimembranze

nemmeno riesco a trasmettere quanti ricordi può scatenare una canzone. sembra che quelle note racchiudano in sè tutte le immagini di una storia (la mia) precedentemente vissuta. suoni che ricordano suoni che ricordano immagini che ricordano vita. gioie, dolori, un universo di sentimenti e sensazioni che rimangono cristallizzate in delle melodie che mi hanno fatto compagnia in determinati momenti, che mi hanno fatto da colonna sonora e che oggi servono da reminder per quel film. Proust i sapori, io la musica. modi diversi di rivivere, di ricordare.

venerdì 30 maggio 2008

past and present

ho gli occhi stanchi...stasera nemmeno una mail...c'è calma piatta...forse dovevo essere anche io al FRU a godermi lo spettacolo...e invece la 600 (quando lo dico penso sempre agli anni '50) mi ha mollato e quindi rimando tutto a domani...non sarà male. gente nuova, simpatica, gente vecchia, simpatica. una di quelle serate che nella cornice dell'ex monastero non possono che essere meravigliose. fortunati noi studenti di lingue di Catania. ci tuffiamo in un mondo migliore solo varcando quella soglia, quel grande portone monumentale. sarò appassionata di storia anche per questo...o chissà, forse perchè guardo sempre al passato per riuscire a spiegare quello che succederà nel prossimo futuro. spirito critico e critica produttiva...devo ancora capire come fare.

Moon river

mercoledì 28 maggio 2008

Dead Man directed by Jim Jarmusch

ogni pellicola diretta da questo regista ha in sè qualcosa di geniale che sfugge a un occhio e un orecchio poco attento. i film di Jarmusch vanno assaporati, vanno assimilati, sono un appello a un apprezzamento studiato e maturato che solo dopo un po' si riesce ad esprimere. personalmente li adoro.

io non lo sapevo

poi dicono che preparare la tesi è una cosa inutile...io sto imparando più cose adesso di quante se ne imparino in tre anni di università. forse perchè comincio a relazionarmi con un mondo che mi interessa davvero. e se il teatro è nel mio cuore, adesso mi muovo verso la radio. chissà poi toccherà al cinema o forse no...una delle cose più curiose al momento è il DOP, dizionario di ortografia e pronuncia. alla luce di questa scoperta penso che un bel po' di gente che lavora alla radio e in tv (parlo di quella nazionale) lo sconosce proprio come me. o quanto meno non ne fa uso.

martedì 27 maggio 2008

non farti male

stai attenta...non correre...potresti cadere...se continui così va a finire che ti fai male...non vedi che ti potresti tagliare da un momento all'altro?...chiudi la finestra ché se ti alzi inavvertitamente ci sbatti la testa...metti meglio quello scatolone perchè potrebbe cadere giù e farti male... ... ...e poi? mi metto sotto una campana di vetro e guardo da lì il mondo vivere solo per evitare un graffio, una botta, un taglio? ma nemmeno per sogno. bisogna fare esperienza e tesoro. altrimenti non sarebbe vita.

domenica 25 maggio 2008

una di quelle

non è tanto una questione di pensieri o di parole, quanto più una generica sensazione che s'impossessa di me. in effetti non c'è nemmeno molto da dire al riguardo. forse è davvero una transizione da uno stato a un altro, e la percezione rende molto difficile, quasi impossibile rimanere distaccati. ai lati scorrono parallele due realtà ugualmente accettabili ed io in mezzo a cercare di capire da quale parte stare. non ci sono appigli, non c'è particolare attrazione, non c'è un motivo fondato che mi spinga a protendere per l'una o l'altra. ma in mezzo non si può stare, perchè si perderebbe l'una e l'altra possibilità. "ciò che non è assolutamente possibile è non scegliere". già...ed è proprio per questo che mi rifiuto di camminare in un corridoio a guardare come opere d'arte le vite possibili. ogni esperienza ha bisogno di essere vissuta e fino in fondo coi suoi pro e i suoi contro. ho dentro un incessabile, inesplicabile bisogno di schierarmi.

venerdì 23 maggio 2008

libera l'estate

e man mano che si avvicina l'estate, comincia a cambiare tutto dentro e fuori. l'aria si fa calda e le mura anche di più e c'è voglia di libertà, di muoversi senza condizionamento alcuno. leggeri e spensierati nelle lunghe giornate e nelle notti che placano un po' quell'afa, aspettando l'alba magari sulla spiaggia. e il mare azzurro e affollato che ti ha atteso per quasi un anno, adesso si apre davanti a te per accoglierti nel suo profondo. e ti sembra di volare e di evadere e di ritrovare parte di te che si era assopita.

mercoledì 21 maggio 2008

lunedì 19 maggio 2008

falso contatto

determinati incontri non possono rimanere cristallizzati in momenti...c'è bisogno di viverli, di capire se rimarranno attimi e incontri o se racchiudono in sè qualcosa di importante, di fondamentale. uno sguardo, un'attesa, la vita di ogni giorno e gli spazi concessi o negati. la calma e l'angoscia, la fretta e la tranquillità , la pace e la guerra, il riso e il pianto. ogni respiro e ogni gesto e ogni parola vanno colti nel momento in cui nascono. non si può pretendere di far parte di quella storia, se quella storia è anni luce lontana da me. oggi sono in contatto con il mondo, comodamente seduta sulla mia poltroncina. la tv, il computer, la radio, il telefono offrono la possibilità di accorciare le distanze e di avere notizie in tempo reale. ma a che serve essere informati se poi io quella notizia, quella condizione non la vivo sulla mia pelle. non fraintendiamo. sapere quello che succede a chi non ci sta davanti è quanto di più "utile" ci possa essere, ma avere davanti a due centimetri la stessa situazione che mi viene comunicata non sarebbe sicuramente lo stesso. avrei delle emozioni, delle sensazioni totalmente diverse. mi farei una mia idea su quello che mi sta succedendo davanti, capirei cosa fare, cosa dire, forse eviterei di subire la cosa quasi come se fosse scontata. oramai non ci stupiamo più di nulla, ci stiamo immunizzando agli eventi. i morti, le guerre, le ingiustizie tutto comincia a rimbalzarci addosso, dalla tv alla radio, dal computer al telefono...stiamo perdendo il contatto con la vita.

sabato 17 maggio 2008

voglio ciò che manca

corre su un fil di lama la differenza tra il mancare e il volere. quel qualcosa che mi manca, è di solito quel che voglio e che per un motivo o per l'altro non sono riuscita ad avere. magari non mi sono mai chiesta se mi manca o no, ma so che il desiderio che mi spinge a conseguirlo viene da una mancanza profonda e radicata. viene da tutte quelle cose inutili che provano a riempirti la vita, ma che non mi soddisfano, non mi danno quello di cui ho realmente bisogno. e non è completamente vero che il bisogno me lo creo per una suggestione indotta. no, certe necessità, certi irreprimibili desideri ce li ho dentro e dentro me continuano a crescere o a decrescere senza che io me ne renda conto. forse l'appetito vien mangiando, ma è anche vero che se il pane non c'è ed io ho fame, la mia voglia non scompare semmai aumenta. ecco, non si deve mai pensare che tutto è perduto. credere nei propri desideri e nelle proprie volontà, annaffiandole con tanta fiducia e senza mai rassegnarsi, aiuta a raggiungere ciò che manca. o ciò che si vuole. sono sempre punti di vista.

Polpette col sugo...

300 gr. di carne tritata di prima scelta; gr. 100 pecorino grattugiato; gr. 400 pomodori maturi; gr. 50 pangrattato oppure 2 tocchi di pane bianco raffermo; cipolla, prezzemolo; origano; 2 uova; olio di oliva; sale, pepe.
mescolare la carne tritata con il formaggio, il pangrattato, (o se si desidera con il pane duro ammorbidito nel latte), un cucchiaio di prezzemolo tritato con mezza cipolla, sale e pepe impastare con due rossi d'uova. fate col composto delle polpette rotonde cui si avrà cura di affondare un dito al centro al fine di produrre una fossetta che ne agevoli la cottura. in un terrina in un pò di olio, fate appassire mezza cipolla tritata, unite i pomodori sbucciati e passati al setaccio, il sale, l'origano e lasciate per una decina di minuti, sul fuoco. aggiungete le polpette, mescolare e lasciare insaporire nella salsa per una decina di minuti.

venerdì 16 maggio 2008

sempre Machado

Era un niño que soñaba
un caballo de cartón.
Abrió los ojos el niño
y el caballito no vio.
Con un caballito blanco
el niño volvió a soñar;
y por la crin lo cogía...
¡Ahora no te escaparás!
Apenas lo hubo cogido,
el niño se despertó.
Tenía el puño cerrado.
¡El caballito voló!
Quedóse el niño muy serio
pensando que no es verdad
un caballito soñado.
Y ya no volvió a soñar.
Pero el niño se hizo mozo
y el mozo tuvo un amor,
y a su amada le decía:
¿Tú eres de verdad o no?
Cuando el mozo se hizo viejo
pensaba: Todo es soñar,
el caballito soñado
y el caballo de verdad.
Y cuando vino la muerte,
el viejo a su corazón
preguntaba: ¿Tú eres sueño?
¡Quién sabe si despertó!

Machado e il tempo

oggi conferenza su Antonio Machado. il tempo di scoprirlo e già me lo ritrovo analizzato da un prof italiano che insegnava spagnolo negli stati uniti...mah. continua a piacermi, grande poeta. forse il più grande di tutti gli spagnoli che ho avuto tra le mani e gli occhi. lui, ossessionato dal passare del tempo, lui che dava un valore temporale ad ogni parola. ogni verbo, ogni aggettivo, ogni sostantivo è impregnato di tempo quando Machado lo impiega in uno dei suoi versi. pessimista? decadentista? e chi non lo è...lo sono tutti quelli che hanno una sensibilità tanto spiccata da non riuscire a prendere la vita con quella leggerezza tipica dello strafottente. io cammino sulla linea di confine e cerco di sforare un po' di qua e un po' di là, senza mai strafare. adoro la poesia.

giovedì 15 maggio 2008

sono in tesi

devo ancora rendermene conto, però è così. sono in tesi. non vedo già l'ora di vederla finita. non mi deluderò. assolutamente no.

lunedì 12 maggio 2008

Monsieur Ibrahim et les fleurs du Corane

"ciò che tu dai momo, è tuo per sempre. ciò che tieni, è perso per sempre."

domenica 11 maggio 2008

così

a volte dimentico di vivere sulla terra in mezzo ad altri esseri umani e mi catapulto sulla mia stella nella galassia dove tutto è possibile solo se lo si desidera. e così dimentico quanto sia difficile stare a questo mondo e combattere ogni giorno per non sprofondare nel totale alienamento. qui tutti cercano di fotterti e nessuno è interessato a te per quello che vali...tutti guardano a quello che sei diventato poco importa come e perchè ci sei diventato. e possibilmente dentro ti senti una merda, ma all'occhio sociale e al tuo occhio sociale devi fare la tua bella figura. a volte mi chiedo cosa voglio essere, cosa voglio diventare, quale gradino della scala raggiungere e, anche se potrà sembrare una frase da galassia remota, io voglio solo essere una persona migliore. voglio solo il mio "orticello" e la mia soddisfazione, senza pestare nessuno, il resto poco importa.

variazione sul tema tetti