sabato 29 novembre 2008

rilancio di tre (no...quattro)

ieri pessima giornata.
un tempaccio da cani, di quelli che ti invitano a rimanere sotto il tuo caldo piumone e non alzarti se non quando proprio ti scappa.
e invece, la sveglia suona e il lavoro chiama. e allora, via, con calma, prendo la macchina e vado in ufficio che ormai dista solo 2 minuti dalla mia ennesima nuova casa (siamo a quota 8, se tolgo quelle visitate solo per periodi di vacanza). la mia macchinetta mi porta lì appena prima che si scateni una bufera con tanto di nebbia che non fa vedere a 5 metri dall'edificio dell'associazione. bene...non si può mica tornare a casa con un putiferio tale, e io non ho nemmemo l'ombrello. la collega concorda e si decide per una pizza. il pomeriggio segue il suo tramtram di emergenze, soluzioni, chiamate improvvise, biglietti che non esistono, e così via.
sono stanca. voglio anche uscire stasera con la mia coinquilina e lanciarmi nella movida. Ok. 19.30 mi sembra un buon orario. esco.
esco le chiavi, apro la portiera, infilo le chiavi per accendere. retromarcia. non va indietro. ci sarà un tronco o qualcosa che impedisce. prima. non va avanti. mmm...sterzo rigido...ruota sgonfia? riesco. ecco, ruota sinistra posteriore sgonfia...per un non so quale strano presentimento, il mio "pilota automatico" mi porta dall'altro lato della macchina...forse perchè intuisce che una sola ruota sgonfia e troppo poco. et voilà! ruote di destra totalmente a terra. stile il mio broncio la mattina quando non volevo alzarmi per andare a lavoro e rimanere sotto il mio caldo piumone. bene. mooolto bene. e mo'?
aiuto.
il mio capo mi da una macchina di riserva, una vecchia panda senza retromarcia. in quel momento ringrazierei anche per un risciò.
bene. posso almeno tornare a casa.
e domattina vedere col gommista cosa si può fare.
devo di nuovo alzarmi presto! doh! domani non lavoro!

Stamattina, il gommista di fiducia del mio capo mi accoglie con un sorriso che poca gente riesce a stamparsi sul viso alle 8.30 del mattino. i suoi occhietti, al posto delle pupille hanno due semplici simboli "$".
andiamo a vedere la macchinina.
3 ruote. un punteruolo.
riparare?
no...sostituire.
ah...
tutte e 4.
perchè? l'altra sta ancora bene.
no...l'equilibratura...bla, bla, bla.
(soldi?) 60?
no...40 a gomma.
(160. doh! un paio di stivali! ho sonno, ho fame, c'è troppo vento)
avessi avuto una macchina fotografica sarebbe stato bello seguire passo passo tutte le fasi. la più bella la mia macchina con una sola ruota attaccata e due signori su una vecchia porsche che la guardavano sconvolti.
mi si avvicinano con le bocche aperte, uno abbassa il finestrino e mi fa: "te le hanno rubate?".
no...bucate con un punteruolo. (oddio comincio a parlare come il gommista?) le stanno sostituendo.
"allora, ti stanno già aiutando. comunque buono a sapersi. certo, la gente non ha proprio da fare. mascalzoni!"
mentre il gommista cambia le ruote, cerca di tirare fuori una teoria sulle ruote bucate e comincia a fare supposizioni sul possibile colpevole.
io penso alla gente che è davvero pazza, che non ha niente da fare, che mi ha scambiato per qualcun'altro, che se certe cose ti succedono non c'è un perchè e quindi perchè chiederselo, che ieri sera ho fatto tardi e ora ho sonno, che non ho fatto colazione, che in fondo se non ci fosse sto vento sarebbe una bella giornata, che devo tornare a casa e prepararmi per andare dai miei, che sabato prossimo mi sveglio a Roma, che non devo dimenticare di portare una coperta più pesante...
fatto!
bene. la raggiungo in officina per il pagamento.
$$$$
le mie quattro ruote nuove. anche se quelle vecchie non erano vecchie.
che infamia.
cinismo e cattiveria: forse i gommisti quando non hanno di che lavorare vanno in giro a bucare le gomme...no. non è possibile. ma la gente è pazza, imprevedibile, spietata. in che mondo vivo? e perchè penso cose del genere?
aiuto.
160 euro. arrivederci.
lo sterzo è leggero. la macchina risponde bene.
è stato un piccolo trauma in fondo. un danno.
mah...cerchiamo di recuperare questo sabato che mi sta sfuggendo di mano.
il tempo scorre via veloce ancora una volta.

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