lunedì 21 luglio 2008

un altro ancora sulla mia pelle

com'è strano che sia già arrivato, e tutto senza che io me ne sia resa conto. è sempre così mi coglie di sorpresa...penso ogni anno di poterlo fregare, di poterlo saltare, ed invece si ripresenta puntualmente. come se il calendario avesse necessariamente bisogno del 22 luglio. ultimo giorno del cancro...cuspide...una parola che sa a metà tra una bestemmia e un complimento. poi ci fai l'abitudine. come pure a tutte le altre etichette, del resto. e se la gente tira le somme dell'anno che sta per finire il 31 dicembre, io mi vedo sempre a farlo il 21 luglio, così...perchè per me il capodanno è domani. sarà mania di protagonismo o non so bene cosa, ma per me l'anno comincia in estate e nel giorno che sono nata. e così ogni anno si ricomincia dal 22 e ogni anno sembra che tutto mi sia sfuggito di mano, che sia solo ieri che festeggiavo i miei compleanni con gli amici e spegnevo le candeline dopo una inteminabile giornata di giochi e corse a perdifiato per la campagna. E invece eccomi qua bell'e cresciuta, e quasi ho dimenticato quei giochi e quelle corse. Il tempo continua a scorrere inesorabile e tutto sembra essersi accorciato, come se la giornata, le ore e i minuti avessero fretta di passare. come se il sole fosse stanco già a mezzogiorno e avesse voglia di tramontare. come se gli orologi avessero perso la loro importanza. in effetti, io l'orologio non lo porto più da tanti anni e francamente non ne sento il bisogno. è già angosciante sapere che passa, averne pure un informatore al polso che lo scandisce è troppo da sopportare. la luna invece sta sempre lì, bella, imperturbabile, nelle sue fasi mostra di sè il meglio e poi si cela del tutto perchè per lei il tempo non passa davvero. si permette il lusso di sparire e riapparire e di farsi adorare ogni volta di più. e ogni anno che passa sembra pure che tutto si faccia più vicino. i mesi si avvicendano in un delirio di cose da fare e disfare. pochi eventi che mi sconvolgono, poche cose che non vanno per il verso giusto, tutto fila liscio ed io a volte mi sento un po' un passeggero di un treno che corre a velocità supersonica. mi metto lì a guardare dal finestrino la mia vita che scorre e non posso nemmeno tirarlo giù e respirare un po' di quell'aria perchè è già passata un'altra stazione e il viaggio continua. a volte vorrei che un anno, solo uno potesse durare di più. vorrei che mi si desse la possibilità di fermare il treno e scendere giù a visitare uno di quei tanti posti che attraverso. vorrei che il 22 luglio ritardasse un po'. sarebbe un bel regalo. vorrei che uno dei tanti desideri che ho espresso negli anni passati, quando spegnevo le candeline con un solo soffio, si avverasse. ma forse ho desiderato sempre e soltanto di essere felice...ma quello non è un desiderio, quello dipende da me e dalla modo in cui riesco ad affrontare gli anni della mia vita.

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