lunedì 14 luglio 2008

ritorno e pensieri sparsi

tramonto con un sole giallo schermato da una foschia che toglie il respiro. e poi fuoco, come sempre. si ripete il paesaggio e c'è aria di memoria. tutto quello che sta intorno fa parte di me e io faccio parte di esso, perchè è tutta la vita che mi specchio e mi confronto con queste strade, queste case, questi alberi e queste acque.
tutta la vita che cerco di fuggire e poi, come in una ragnatela, mi ritrovo intrappolata e mi crogiolo a questo sole e respiro quest'aria bollente. è come se il mio corpo fosse assuefatto: appena rimetto piede sulla mia isola, tra duemila cose che non vanno e che non funzionano, mi sento a mio agio. il mio spirito ritrova il suo equilibrio.
e le ore scorrono lente come miele dal cucchiaio. e le giornate estive sembrano interminabili. e il caldo dilata le sensazioni e scioglie i pensieri. non c'è mai una sera uguale ad un'altra e i ricordi più belli sono sempre legati all'estate. come un'accordo tacito, un patto mai stipulato, le giornate estive sono le più spensierate.
io ci sono anche nata. alle 4 di un pomeriggio torrido e insopportabile. ho pianto per la prima volta quel pomeriggio. e poi forse ho sorriso. e poi tante volte ho desiderato non essere mai nata. e ora invece adoro la vita e ci sto attaccata stretta, stretta per non perdere nemmeno un attimo di questa magnificenza. la mia terra, il mio sole, il mio mare, il mio cielo, la mia luna e gli occhi delle persone che amo.
credo che ci sia concessa la possibilità di essere felici prima o poi. felici di quella felicità che non senti, che non tocchi, alla quale non dai importanza, ma che hai e ti fa vivere un po' meglio ogni giorno.

1 commento:

calendula ha detto...

Anche io vivo in un'isola è ogni volta che per qualche motivo devo partire, sento gia la nostalgia sull'aereo, ma non nostalgia di qualcosa di materiale, no proprio nostalgia della luce particolare del mattino, o dell'odore della terra dopo la pioggia, oppure delle onde che si infrangono a riva..