mercoledì 17 settembre 2008

rieccomi

dopo una breve pausa, mi rimetto a scrivere, come se questo guscio me ne dia una volta di più la possibilità. magari è vero che stando lontani dalle proprie abitudini routinarie, va a finire che si cambia del tutto la maniera di impostare la giornata. ho passato dei giorni meravigliosi che sono riusciti a sbloccare la mia vena creativa per quanto riguarda la famosa tesi. chissà magari un giorno la pubblico qui a puntate e così almeno a qualcosa sarà servita e da qualcuno sarà letta.
mi hanno detto che ogni giorno devo scrivere così da tenermi in esercizio e non perdere la mano. in fondo non è difficile. tutt'altro, diventa anche piacevole stare qui a battere i polpastrelli sui tasti di questo pc portatile. ed è ancora più bello quando c'è una musica di sottofondo che ispira.
la biblioteca di storia moderna e contemporanea a Roma mi ha accolto a braccia aperte. ogni volta che mi affacciavo nel cortile, quei busti di antichi romani mi facevano sentire in una realtà parallela. e poi lì fuori è stata ritrovata la macchina con dentro il corpo di Moro. tutta la storia è racchiusa in quella città. palesemente al Foro, e più nascosta la si può leggere nelle vie e per le piazze. e quella è la città che conserva una memoria indelebile. passeranno altri millenni e sarà sempre lì. perchè è eterna. tornarci è sempre un piacere e in fondo anche lì ormai mi sento a casa.
la Sicilia ha sempre un posto nel mio cuore, ma sarei pronta a tradirla anche domani perchè so che qui ci sono troppe cose che non mi stanno bene. e se non riesco a cambiarle, preferisco vivere tranquilla la mia vita. come mi disse una volta una persona: arrivare al baratro e lasciarsi cadere non è un atto di coraggio, non ha mai fatto bene a nessuno. bisogna avere la forza di riprendere l'equilibrio e ricominciare da capo, in un altro luogo, con altra gente. l'importante è saper ricominciare.

proviamoci.

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