martedì 10 giugno 2008

qualche spunto

una giornata di sole infinita oggi...e la mia terra ricomincia a bruciare. quel verde si sta facendo sempre più giallo e il giallo si fa rosso di fiamma qua e là e poi si riveste di nero. nera e tenebrosa cenere; quel fuoco non si lascia niente dietro, come Attila.
io sto male, proprio fisicamente. quel male che prende una volta ogni tanto e che mi fa pensare che sono realmente viva perchè soffro. ci vuole, altrimenti penserei di essere fatta di aria dentro e che tutto quello che mi succede è pura proiezione della mia fantasia.
dovrei approfondire il tema della percezione. sì, uno di questi giorni lo farò. un bel discorso su come la percezione di noi e di quello che ci sta intorno influisce sulla nostra vita. per capire se siamo quel che siamo o siamo solo quello che percepiamo di noi stessi. psicofilosociologico e quant'altro, ma questa non è la serata.
le mie mille cose da fare si sono stabilizzate a 5. forse anche 6. dovrei imparare a dire di no più facilmente, altrimenti rischio di non farne bene nemmeno una. no. una devo farla bene per forza di cose. e ce la farò. su quella mi gioco la testa.
ho tanta voglia di riverdere persone a me care. ma mi sa che i miei spostamenti al momento si limitano alle immediate vicinanze. dovrò aspettare almeno uno o due mesi. aspettare che l'estate sia piena per poterli riabbracciare. e a queste belle persone se ne aggiunge anche un' altra, ma per vedere lei bisogna aspettare un po' di più. e già mi sembra troppo.
questa è l'ultima. c'è sempre tempo per leggere Bukowski. magari ci vogliono guts come direbbero gli inglesi, ma non è proprio niente male. crudo, deciso, maledetto quanto basta per farti leggere 100 e più pagine d'un fiato e senza annoiarti.

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