martedì 6 gennaio 2009

strangemente

comincio a prendere coscienza che intorno a me il mondo cambia e si evolve, mentre io mi cristallizzo su determinate posizioni che sono probabilmente le solide basi su cui costruisco mio futuro.
al mio susseguirsi di frasi e riflessioni sul tempo, si aggiunge anche questa.
la ripetitività dei miei post a volte mi sconcerta, ma mi porta anche a pensare che il motivo risiede nell'incapacità di sfuggire a scene che si ripresentano e a gesti che diventano inevitabili. ogni mattina e ogni notte le mie ore scorrono, si rincorrono e si somigliano sempre di più. ciclicamente aggiungerei, perché nella mia folle voglia di reinventarmi ogni giorno riesco a cambiare impercettibilmente e per periodi più o meno brevi il mio modo di scendere dal letto, di fare le scale, di vestirmi, di mangiare, di andare in bagno, di interagire con la gente, di organizzare la mia giornata, di mettermi a letto la sera.
e in tutto questo cerco di trovare un modo per emozionarmi ancora e anche se non sembra cosa facile, capisco che basta la persona giusta, la luce giusta, la temperatura giusta, il cibo giusto, l'umore giusto, la bevanda giusta per riaprire un mondo di sensazioni più o meno belle ma sempre sconvolgenti. e poi, cosa più importante, mentre il tempo scorre io riesco ancora a sognare e a fermare il tempo, a far rivivere cose e persone, a trovarmi in posti lontani tra loro in pochi secondi, a volare sopra le case come se fossi un'aquila, a colorare una giornata grigia con un solo battito di ciglio. meraviglioso cervello.
per questo, adoro la maniera in cui siamo fatti di carne, sangue, aria, acqua e di quell'inconsistente e pesantissimo spirito che ci rende unici e insostituibili.

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