mercoledì 12 marzo 2008

c'è silenzio


atarassia: può essere conquistata raggiungendo quella consapevolezza sulla realtà materiale del mondo insegnata dalla fisica epicurea, che oltre a liberare dalla paura degli dei e della morte ("quando tu ci sei, lei non c'è, e quando c'è lei, non ci sei tu") stimola a seguire una vita appartata, tranquilla, dedita all'amicizia e alla filosofia, all'insegna sì dei piaceri ma anche di una "dieta esistenziale" che sappia distinguere quei bisogni e desideri naturali e necessari alla vita da quelli che sono solo fonte di passioni e turbamenti dell'animo, e dunque di dolore.

la casa è vuota e attorno a me sento tutti i rumori del barrio, della strada, del palazzo. sto bene e sto male, rifletto la mia immagine allo specchio e vedo i miei occhi che brillano e il viso sereno di chi si sente appagato. cammino per le stanze e ho tanta voglia di fare, ma non faccio nulla. mi immergo nelle storie che avevo voglia di vedere da tempo e mi abbandono a una pigrizia che mi strappa anche un sorriso ogni tanto. adoro viaggiare con la mente. coi piedi ben piantati a terra non si possono toccare le stelle, sarebbe incoerente, da pazzi. bisogna lasciarsi andare e provare a spiccare il volo. e anche se poi si precipita, quella scossa, quell'adrenalina mentre scendo giù mi aiuta a risalire più in alto che mai.
ti voglio bene. tanto.
il silenzio è un caro amico in certi casi. aiuta a sognare senza chiudere gli occhi.

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