domenica 16 marzo 2008

sono le 19.20

una sera normale, di una domenica cominciata alle 13 e picos, cm si dice qui. e qui non ci si annoia mai. normale ha miriadi di sfumature. c'è sempre qualcosa da fare. dentro, in fondo, comincia a farsi viva la consapevolezza che sta terminando anche questa avventura e che ne ha racchiuse così tante che non si potrà non avere una nostalgia sovrumana...tipo peso da duemila chili sul petto...ma non bisogna pensarci. ci saranno altre avventure da intraprendere, altri viaggi, altre mete da raggiungere. sì, perchè se ti prefissi sempre una meta, vai avanti che è un piacere, ma se ti perdi e non sai cosa, quando, dove vuoi le cose cominciano a diventare molto più difficili. già, solo che non è semplice avere le idee chiare, non si possono scolorire dall'oggi al domani e renderle brillanti...si guardano le cose con occhi diversi, da prospettive diverse...si cerca il punto di equilibrio e si prova a dare un senso al tutto senza che questo non debba implicare colpi di testa, cambiamenti repentini e violenti...senza dare troppo disturbo, troppo fastidio...la cosa migliore è non dare nell'occhio...ma a chi la do a bere? se nn ti emozioni col brivido dell'assoluta incertezza e del vivere sempre al limite del possibile (o dell'impossibile) che resta di questa porca vita? ne buttiamo più di una metà cercando di essere felici perchè a volte siamo troppo ciechi per renderci conto di esserlo già. e ci complichiamo anche le situazioni più facili cercando sempre il conflitto sia con noi stessi che con gli altri. la paura di riconoscere che la nostra ricerca è finita ci spinge a negarci le gioie più semplici per continuare ad affannarci, ad impelagarci nelle storie più assurde, a combattere le battaglie contro i mulini a vento e poi chi vince sono sempre gli altri. ma il mondo gira così e ti gira anche la testa a forza di fare la particella impazzita...raggiungere la meta...che per chi ce l'ha in mente è già un gran passo avanti. questo muoversi e ricercare porterà a qualcosa sicuramente, questo arrancare sulla terra avrà il suo significato che, anche se ancora non si è reso palese, darà una spinta ad andare avanti. ci ritroveremo a battere i pugni per un bene comune perchè la gente si sveglierà prima o poi e capirà che come isole non si può vivere.

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