sabato 25 aprile 2009

che posso farci io?!?

dice il mio oroscopo per la settimana:
È un ottimo momento per metterti alla guida di una rivolta popolare contro le autorità corrotte e le élite che non hanno più nessun contatto con il mondo reale. Da troppo tempo esercitano la loro ottusa magia. È anche il momento ideale per smettere di assecondare le situazioni che assorbono tutte le tue energie e mettono a repentaglio la tua indipendenza. Grazie al cielo, l'Era della passività sta per finire. Dare il via all'Era del risveglio forse non sarà facile, ma se comincerai al più presto potrai contare su un aiuto e su un incoraggiamento straordinari.

questa volta mi sa che Brezsny ci ha visto un po' male... io comunque vorrei davvero rivoltarmi contro tutto quello che non va, ma finisco per rivoltarmi solo contro me stessa e a mettere in crisi quello in cui credo.
comincio a pensare a come dovrebbero essere le cose che voglio e a come in realtà è la mia vita e quello che mi circonda. le mie aspettative, le mie attese disilluse. forse è vero che se cresci pensando che un mondo migliore sia possibile, un mondo dove la legalità, il rispetto, la verità, il bene comune siano auspicati e siano fondamento di tutta la società, rimani immancabilmente tagliata fuori dal resto dei comuni mortali coi quali provi a condividere la tua vita. ti guardano come se avessero davanti un extraterrestre, e francamente sono un po' stanca di sentirmi dire che vivo in un mondo che non esiste, e che non capisco come va realmente. perchè devo essere io ad adeguarmi alla merda quando si potrebbe tutti stare meglio nella cioccolata?
tremendamente battagliera mi trovo a sbattere il muso contro muri, alzati perfino dalle persone che stimo di più. stiamo perdendo tutti la voglia di cambiare le cose.
mi sento dire che mi lamento e che sono pessimista, perchè è il mio essere siciliana che mi porta a ragionare così. a piangere che le cose non vanno bene e che tutto rimarrà uguale. poi però penso a quanti siciliani prima di me hanno pianto e hanno profetizzato e hanno combattuto e li ritrovo tutti sei piedi sotto terra.
non voglio morire. non dico che cercare di cambiare le cose significhi necessariamente morire. la gente cambia casa, cambia lavoro, cambia le calze e le mutande ogni giorno (nella normalità dei casi) e non è che per questo muore. certo se ci si mette in testa di rompere le uova nel paniere a chi è più forte e a chi, soprattutto, tiene in mano le redini del mondo come lo conosciamo, beh lì qualche problemino comincia a sorgere. l'ordine precostituito non deve essere minato.
se cominci a rompere equilibri che reggono il globo da milioni di anni rischi un'implosione. si rischia di veder cardere giù tutto, effetto a catena.
non si può credere che tutto cambi, tutto è troppo. ma se cerchi di cambiare, di togliere un tassello c'è il pericolo che non solo il muro, ma tutta la casa ti rovini addosso.
davvero tutta una questione di equilibri. provate a pensare a togliere dal nostro sistema le banche, piuttosto che la classe politica, piuttosto che il petrolio o qualsiasi altra trave portante... cosa pensate che possa succedere? il caos.
non siamo abituati al caos. quello va bene in medio-oriente o in africa o in cina.
noi abbiamo il giardino da curare e le ferie d'agosto da godere. siamo infinitamente inetti. tristi e generiamo tristezza ogni volta che diciamo il nostro ennesimo "che ci posso fare?"

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