lunedì 14 aprile 2008

assurdo

il teatro è indubbiamente una delle arti più nobili. mi immergo in questi quattro giorni del Premio e respiro un'aria densa di cultura e di emozioni che è difficile da trovare altrove. tempo inclemente e tanti problemi da risolvere, ma alla fine c'è la cena di gala e tutti diventiamo "normali", rilassati, sorridenti, sciolti e ti capita di dare un libro al grande Vassiliev che comincia a parlarti in russo o di ritrovarti a ballare con uno dei critici di teatro più importante d'Inghilterra, oppure il baciamano da parte di Khalezin del Belarus Free Theatre. Sorrisi...e poi sguardi, specialmente se quello che si incrocia è quello di Vincent Perez. accattivante e irresistibile, ma poi anche lui "normale" perchè ti metti lì a parlare con lui e ti sembra strano solo che possa interessarsi proprio a te. meravigliosamente da favola e meravigliosamente reale in una città che non riesco a farmi piacere perchè non vivo per niente. oggi per la prima volta ho visto il lungomare che va dall'altra parte del teatro e anche se non c'era il sole, c'era quell'atmosfera che tanto adoro, quell'aria che è salata e che ti trasmette anche lei tante emozioni. non riesco ad avere un pensiero triste e poi domani sarà meglio di oggi. in fondo quando entro dentro questo teatro la mia sensazione è quella di essere a casa e non mi da fastidio trascorrerci l'intera giornata e anche la notte. forse è un segno, forse è una via che mi si sta aprendo, forse è una luce che mi sta indicando un cammino, chissà...l'assurdità è trovare dietro l'angolo occasioni che mai penserei di poter avere.

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