venerdì 18 aprile 2008

earthland

esiste sempre un momento giusto, una frase giusta, un comportamento adeguato, un abbigliamento adeguato, un giorno speso bene, una notte indimenticabile, un paesaggio mozzafiato, uno sguardo coinvolgente, un viaggio ai confini della realtà...e potrei continuare fino alla nausea, aggiungendo ad ogni sostantivo il corrispondente aggettivo per esprimere attimi di felicità che è difficile rendere con esattezza. trovare le parole perdute nella mente, correre il rischio di essere fraintesi e di rovinare in affermazioni quasi scontate è uno dei pericoli che bisogna affrontare a cuore aperto in certi casi. girare e rigirare, per poi vuotare il sacco e darsi la possibilità di vedere cosa c'è sotto. poi magari si riesce a vedere le cose da quel punto di vista esterno, quello che permette di comprendere e di apprendere a pieno. ecco. quel fatidico punto di vista che dà l'idea della completezza, del senso intrinseco e della sostanza reale. ed è allora che ci si ritrova ad un punto di partenza e in quel momento io mi sento pronta a pizzicare le corde per comporre una nuova stupenda melodia. certo, se sapessi suonare sarebbe molto più semplice, ma siamo fatti per imparare sempre cose nuove e riconoscere di non sapere è già importante. e il mio rapporto con il tempo sembra anche migliorare. sento di averne a disposizione tanto, di non dovermi affaticare per raggiungere quel ritmo frenetico che ossessiona tutti. guardare la vita in prospettiva di un futuro che è domani, ma che è anche tra cinquant'anni fa di ogni attimo vissuto un granellino di esperienza che si somma all'infinito. la lancetta delle ore è davvero più importante di quella dei minuti e di quella dei secondi? non saprei. e noi siamo tutti come delle scatole cinesi e dei cerchi concentrici che si contengono e sono contenuti a loro volta in qualcosa di più grande. e la felicità e la tristezza si alternano in un'altalena di ricordi e di raccordi, e ogni pensiero e ogni parola si attorcigliano a una rete invisibile come fa il rampicante quando sale su un pergolato. mi tengo stretta, ancorata a quelle poche certezze che ho e provo a costruire ogni giorno un pezzetto di me che sia migliore e che sappia affrontare le situazioni senza urtare contro gli altri come un elettrone impazzito. non esistono propositi migliori di questi, ma la vita come al solito non è mai così lineare.

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