mercoledì 31 dicembre 2008
quasi a cavallo
buon 2009
prospero año nuevo
happy new year
bonne année
martedì 30 dicembre 2008
venerdì 26 dicembre 2008
sabato 13 dicembre 2008
giovedì 11 dicembre 2008
new job
mi piace e mi spiace non avere troppo tempo da dedicare a me.
attaccare i piedi per terra e cominciare a marciare seguendo la corrente non è così semplice per chi ha le ali.
spero solo di non uniformarmi alla media.
è tutta una questione di organizzazione, alla fine.
e poi questa è solo una delle mie vite possibili.
domenica 30 novembre 2008
Positive Tension by Bloc Party
When you tut and you moan
And you squeal and you squelch
He said that you're just as boring as everyone else
Nothing ever happens
Things replace things
Days replace days
Things replace things
She said I'm going use my teeth and my claws
She said I'm going use my teeth and my claws
She said I'm going use my teeth and my breasts
I'm gonna make it happen
She said
Run run run run run run
And you cannot run or ever, ever escape
You cannot run or ever hide it away
Something glorious is about to happen
The reckoning
They go you're just as boring as everyone else
When you tut and you moan
And you squeal and you squelch
They go you're just as boring as everyone else
Stuck past timing
The fear and the yearning
The fear and the consumption
The fear and the yearning
It's gonna eat you alive
They go...
And you cannot hide or ever, ever escape
And you cannot hide or ever put it away
Something glorious is about to happen
The reckoning
They go...
They say...
They go...
They say...
They go...
Why'd you have to get so hysterical?
Success, success, success is over
Why'd you have to get
So fucking useless
Play it cool boy
Play it cool
sabato 29 novembre 2008
rilancio di tre (no...quattro)
un tempaccio da cani, di quelli che ti invitano a rimanere sotto il tuo caldo piumone e non alzarti se non quando proprio ti scappa.
e invece, la sveglia suona e il lavoro chiama. e allora, via, con calma, prendo la macchina e vado in ufficio che ormai dista solo 2 minuti dalla mia ennesima nuova casa (siamo a quota 8, se tolgo quelle visitate solo per periodi di vacanza). la mia macchinetta mi porta lì appena prima che si scateni una bufera con tanto di nebbia che non fa vedere a 5 metri dall'edificio dell'associazione. bene...non si può mica tornare a casa con un putiferio tale, e io non ho nemmemo l'ombrello. la collega concorda e si decide per una pizza. il pomeriggio segue il suo tramtram di emergenze, soluzioni, chiamate improvvise, biglietti che non esistono, e così via.
sono stanca. voglio anche uscire stasera con la mia coinquilina e lanciarmi nella movida. Ok. 19.30 mi sembra un buon orario. esco.
esco le chiavi, apro la portiera, infilo le chiavi per accendere. retromarcia. non va indietro. ci sarà un tronco o qualcosa che impedisce. prima. non va avanti. mmm...sterzo rigido...ruota sgonfia? riesco. ecco, ruota sinistra posteriore sgonfia...per un non so quale strano presentimento, il mio "pilota automatico" mi porta dall'altro lato della macchina...forse perchè intuisce che una sola ruota sgonfia e troppo poco. et voilà! ruote di destra totalmente a terra. stile il mio broncio la mattina quando non volevo alzarmi per andare a lavoro e rimanere sotto il mio caldo piumone. bene. mooolto bene. e mo'?
aiuto.
il mio capo mi da una macchina di riserva, una vecchia panda senza retromarcia. in quel momento ringrazierei anche per un risciò.
bene. posso almeno tornare a casa.
e domattina vedere col gommista cosa si può fare.
devo di nuovo alzarmi presto! doh! domani non lavoro!
Stamattina, il gommista di fiducia del mio capo mi accoglie con un sorriso che poca gente riesce a stamparsi sul viso alle 8.30 del mattino. i suoi occhietti, al posto delle pupille hanno due semplici simboli "$".
andiamo a vedere la macchinina.
3 ruote. un punteruolo.
riparare?
no...sostituire.
ah...
tutte e 4.
perchè? l'altra sta ancora bene.
no...l'equilibratura...bla, bla, bla.
(soldi?) 60?
no...40 a gomma.
(160. doh! un paio di stivali! ho sonno, ho fame, c'è troppo vento)
avessi avuto una macchina fotografica sarebbe stato bello seguire passo passo tutte le fasi. la più bella la mia macchina con una sola ruota attaccata e due signori su una vecchia porsche che la guardavano sconvolti.
mi si avvicinano con le bocche aperte, uno abbassa il finestrino e mi fa: "te le hanno rubate?".
no...bucate con un punteruolo. (oddio comincio a parlare come il gommista?) le stanno sostituendo.
"allora, ti stanno già aiutando. comunque buono a sapersi. certo, la gente non ha proprio da fare. mascalzoni!"
mentre il gommista cambia le ruote, cerca di tirare fuori una teoria sulle ruote bucate e comincia a fare supposizioni sul possibile colpevole.
io penso alla gente che è davvero pazza, che non ha niente da fare, che mi ha scambiato per qualcun'altro, che se certe cose ti succedono non c'è un perchè e quindi perchè chiederselo, che ieri sera ho fatto tardi e ora ho sonno, che non ho fatto colazione, che in fondo se non ci fosse sto vento sarebbe una bella giornata, che devo tornare a casa e prepararmi per andare dai miei, che sabato prossimo mi sveglio a Roma, che non devo dimenticare di portare una coperta più pesante...
fatto!
bene. la raggiungo in officina per il pagamento.
$$$$
le mie quattro ruote nuove. anche se quelle vecchie non erano vecchie.
che infamia.
cinismo e cattiveria: forse i gommisti quando non hanno di che lavorare vanno in giro a bucare le gomme...no. non è possibile. ma la gente è pazza, imprevedibile, spietata. in che mondo vivo? e perchè penso cose del genere?
aiuto.
160 euro. arrivederci.
lo sterzo è leggero. la macchina risponde bene.
è stato un piccolo trauma in fondo. un danno.
mah...cerchiamo di recuperare questo sabato che mi sta sfuggendo di mano.
il tempo scorre via veloce ancora una volta.
venerdì 21 novembre 2008
oh no...
martedì 18 novembre 2008
venerdì 14 novembre 2008
andare
adesso davanti a me si riapre una opportunità di lavoro che mi entusiasma e coinvolge ormai da due anni. sono impaziente di ricominciare. questa nuova conosciuta avventura mi porta a ripensare le mie abitudini, il mio modo di vivere la quotidianità. è di nuovo il momento di spiccare il volo. lasciare il nido stavolta non è tanto facile, forse perchè in effetti il nuovo posto, dove andrei a vivere, non è esattamente dove vorrei essere. combattuta, come sempre, tra un posto che mi dà sicurezza, un luogo incerto e ancora materialmente inesistente e il mio posto nel mondo, quello che anelo ma che non posso raggiungere. come sempre il mio lato più intraprendente piomberà nella mischia e farà strada verso la giusta via.
in fondo, se si è nel ballo non si può fare a meno di ballare.
giovedì 13 novembre 2008
e poi, ancora
The German Romantics, habitually tempted to reduce the past to essences, treated the Zeitgeist as a historical character in its own right, rather than a generalized description for an era".
mi sono accorta che c'è tutto un sito dedicato a Zeitgeist, e che sono due i docufilm, uno uscito nel 2007 (e di cui ho inserito il link nel post di ieri) e uno nel 2008.
nel film del 2008, si fa un'analisi molto più accurata e si introduce il "Venus Project", un'idea utopistica e quasi fantascientifica che renderebbe le vite di tutti migliori, a quanto dicono i suoi creatori/ricercatori. in any case, si tratta di sovvertire il sistema.
Questo passaggio a seguire è preso proprio dal sito di The Venus Project e vale la pena perdere un po' di tempo nella lettura:
"A Resource-Based Economy is a system in which all goods and services are available without the use of money, credits, barter or any other system of debt or servitude. All resources become the common heritage of all of the inhabitants, not just a select few. The premise upon which this system is based is that the Earth is abundant with plentiful resource; our practice of rationing resources through monetary methods is irrelevant and counter productive to our survival.
Modern society has access to highly advanced technology and can make available food, clothing, housing and medical care; update our educational system; and develop a limitless supply of renewable, non-contaminating energy. By supplying an efficiently designed economy, everyone can enjoy a very high standard of living with all of the amenities of a high technological society.
A resource-based economy would utilize existing resources from the land and sea, physical equipment, industrial plants, etc. to enhance the lives of the total population. In an economy based on resources rather than money, we could easily produce all of the necessities of life and provide a high standard of living for all.
Consider the following examples: At the beginning of World War II the US had a mere 600 or so first-class fighting aircraft. We rapidly overcame this short supply by turning out more than 90,000 planes a year. The question at the start of World War II was: Do we have enough funds to produce the required implements of war? The answer was No, we did not have enough money, nor did we have enough gold; but we did have more than enough resources. It was the available resources that enabled the US to achieve the high production and efficiency required to win the war. Unfortunately this is only considered in times of war.
In a resource-based economy all of the world's resources are held as the common heritage of all of Earth's people, thus eventually outgrowing the need for the artificial boundaries that separate people. This is the unifying imperative.
We must emphasize that this approach to global governance has nothing whatever in common with the present aims of an elite to form a world government with themselves and large corporations at the helm, and the vast majority of the world's population subservient to them. Our vision of globalization empowers each and every person on the planet to be the best they can be, not to live in abject subjugation to a corporate governing body.
Our proposals would not only add to the well being of people, but they would also provide the necessary information that would enable them to participate in any area of their competence. The measure of success would be based on the fulfillment of one's individual pursuits rather than the acquisition of wealth, property and power.
At present, we have enough material resources to provide a very high standard of living for all of Earth's inhabitants. Only when population exceeds the carrying capacity of the land do many problems such as greed, crime and violence emerge. By overcoming scarcity, most of the crimes and even the prisons of today's society would no longer be necessary.
A resource-based world economy would also involve all-out efforts to develop new, clean, and renewable sources of energy: geothermal; controlled fusion; solar; photovoltaic; wind, wave, and tidal power; and even fuel from the oceans. We would eventually be able to have energy in unlimited quantity that could propel civilization for thousands of years. A resource-based economy must also be committed to the redesign of our cities, transportation systems, and industrial plants, allowing them to be energy efficient, clean, and conveniently serve the needs of all people.
What else would a resource-based economy mean? Technology intelligently and efficiently applied, conserves energy, reduces waste, and provides more leisure time. With automated inventory on a global scale, we can maintain a balance between production and distribution. Only nutritious and healthy food would be available and planned obsolescence would be unnecessary and non-existent in a resource-based economy.
As we outgrow the need for professions based on the monetary system, for instance lawyers, bankers, insurance agents, marketing and advertising personnel, salespersons, and stockbrokers, a considerable amount of waste will be eliminated. Considerable amounts of energy would also be saved by eliminating the duplication of competitive products such as tools, eating utensils, pots, pans and vacuum cleaners. Choice is good. But instead of hundreds of different manufacturing plants and all the paperwork and personnel required to turn out similar products, only a few of the highest quality would be needed to serve the entire population. Our only shortage is the lack of creative thought and intelligence in ourselves and our elected leaders to solve these problems. The most valuable, untapped resource today is human ingenuity.
With the elimination of debt, the fear of losing one's job will no longer be a threat This assurance, combined with education on how to relate to one another in a much more meaningful way, could considerably reduce both mental and physical stress and leave us free to explore and develop our abilities.
If the thought of eliminating money still troubles you, consider this: If a group of people with gold, diamonds and money were stranded on an island that had no resources such as food, clean air and water, their wealth would be irrelevant to their survival. It is only when resources are scarce that money can be used to control their distribution. One could not, for example, sell the air we breathe or water abundantly flowing down from a mountain stream. Although air and water are valuable, in abundance they cannot be sold.
Money is only important in a society when certain resources for survival must be rationed and the people accept money as an exchange medium for the scarce resources. Money is a social convention, an agreement if you will. It is neither a natural resource nor does it represent one. It is not necessary for survival unless we have been conditioned to accept it as such".
il mondo auspicato da questa descrizione è un mondo a cui nessuno di noi è pronto. credo che le nostre menti siano troppo impregnate e assuefatte al corso delle cose che ci è stato imposto dall'alto. se un progetto come questo potesse realizzarsi, ci troveremmo catapultati in una realtà che è così vicina alla finzione da farci più paura della surreale vita che ogni giorno conduciamo.
dal canto mio, però, spero tanto di riuscire a vivere un cambiamento di tale portata.
mercoledì 12 novembre 2008
Zeitgeist
a me l'hanno consigliato e io consiglio al mondo di vederlo. quantomeno è una posizione diversa sulle cose. non mi ha sconvolto più di tanto perchè ormai non mi stupisce più nulla e perchè, forse, ho gli occhi abbastanza aperti.
lo trovate a questo indirizzo:
http://video.google.it/videoplay?docid=-6866557189571858559&hl=it
lunedì 10 novembre 2008
mercoledì 5 novembre 2008
martedì 4 novembre 2008
sadbuttrue
la versatilità di questa domanda si adegua a qualsiasi tipo di incontro, relazione e scambio di battute.
al telefono riveste l'accezione più tipica che è quella di voler sapere cosa si sta facendo in quel preciso momento o cosa si farà nell'immediato. Di solito, segue il ciaocomeva?, ma nel caso di un telefono mobile potrebbe anche seguire un semplice "dove sei?".
l'accezione che colpisce di più e che diventa decisiva per la sua elezione, è sicuramente quella nelle relazioni interpersonali faccia a faccia con gente che non si conosce, o che con la quale ci si è persi di vista da un po'.
subito dopo aver espletato il rito della presentazione, o lo stupore di rivedere una vecchia conoscenza, attimi di silenzio imbarazzanti vengono riempiti con la nostra domanda dell'anno!
"e tu che fai?", "cosa fai adesso?", "che fai nella vita?" diventano gli "apripista" di una conversazione che, altrimenti, verterebbe sul tempo o qualsiasi altro argomento poco impegnativo.
verrebbe da pensare alle possibili implicazioni sociologiche di questa domanda, del perchè viene posta, di quali particolari interessi mira a soddisfare, di cosa implichi in realtà. In America, non di rado si chiede a una persona appena conosciuta quanto guadagni al mese, forse questo nostro "che fai?" serve a collocare una persona in un determinato strato sociale, così da identificarla secondo gli standard tipici della nostra società occidentale.
tende, allora, a saziare quella curiosità innata che ci spinge a sapere dell'altra persona che livello della scala sociale ha raggiunto e se possiamo considerarci inferiori o superiori a lei. fondamentalmente, serve da aggancio per impostare la conversazione a seguire: se si appartiene allo stesso campo professionale, si passa facilemente a discorsi legati alle proprie esperienze e alle proprie difficoltà o mete raggiunte. se i campi divergono, ma si assestano allo stesso livello, si continua a chiedere del lavoro che si svolge, in cosa consiste, in quanto oggi molte professioni hanno nomi talmente astrusi da implicare una spiegazione abbastanza consistente. ultimate questi scambi, di solito si passa alla sfera degli hobby o degli interessi trasversali senza scendere troppo nel personale.
ora non dico che questa "domanda dell'anno" sia proprio orrenda, mal posta, invadente, fuoriluogo, non dico nemmeno che non si possa cortesemente evitare di rispondere, spostando la conversazione su altri argomenti. dico che sarebbe molto più interessante cercare di capire una persona non da quello che fa, ma da quello che pensa, dice, è. un netturbino può essere un filosofo ed avere una visione della vita più chiara e serena di un professore emerito che sa solo della sua materia e non ha idea di come si lavi una camicia. ogni mestiere o professione ha una sua dignità che non ha alcun senso indagare su due piedi e a una prima conoscenza. forse però è la mancanza di argomenti altri che ci fa cadere nel tranello della "domanda dell'anno", basterebbe parlare delle ultime dal mondo, dell'Italia, dello sport, dello spettacolo, dell'oroscopo, delle condizioni metereologiche, dell'ecologia, del salto in alto, del fatto che sia più utile televisore o il frullatore, dell'idiozia di alcuni comici, delle strisce delle bandiere, della fila accanto che è sempre più veloce, di quanta chimica c'è in una torta, di come i pinguini stiano solo al polo sud...e tutto di quanto più leggero e banale passi per la testa. magari si rischierà di sembrare folli, ma non si cadrà nella più totale banalità.
e da oggi in poi alla "domanda dell'anno" proviamo a rispondere "di solito faccio quello che mi pare!", spiazzeremo un bel po' di provetti interlocutori.
mercoledì 29 ottobre 2008
sciopero!
domenica 26 ottobre 2008
tempi moderni
si supera qualsiasi paura, sprezzanti del pericolo e ottenebrati dalla voglia irrefrenabile di varcare la soglia. e poi? quando si è dall'altro lato? si guarda dietro, la strada appena percorsa e non ci sono punti non vissuti, non c'è niente che già non si sia percorso, visto, fatto... tutto sicuro e fermo, fissato nella mente, nel tempo e nello spazio.
viviamo così. tra un'immensa certezza che è la nostra memoria e un ineluttabile dubbio che è il nostro avvenire. quella linea, limite, soglia è il nostro presente che fugacemente scappa via.
in costante equilibrio tra certezza e dubbio costruiamo ogni giorno la nostra vita.
oroscopo: io e i soldi...
Il crollo delle borse mondiali ha fatto passare in secondo piano un'altra catastrofe planetaria. L'Unione mondiale per la conservazione della natura ha annunciato che il 25 per cento dei mammiferi del mondo rischia di estinguersi. Non stiamo parlando solo di animali esotici che vivono in paesi lontani, ma di conigli, cervi, passeri e tortore. Mentre mediti su come riprenderti dal collasso finanziario, Cancerino, organizza nel tuo cuore una veglia per le specie in estinzione. Dopotutto, le due crisi sono collegate: l'ansia di trasformare ogni cosa in un mezzo per fare soldi ha portato gli esseri umani a depredare la natura e a correre dei rischi folli che hanno devastato l'economia. Comprendere bene questo concetto ti aiuterà a prendere le decisioni giuste sul tuo futuro rapporto con il denaro.
sabato 25 ottobre 2008
un po' di storia siciliana
I Siciliani Magazine a cura di Giuseppe Fava.
martedì 21 ottobre 2008
domenica 19 ottobre 2008
sabato 18 ottobre 2008
da Insieme di Mina
quanto resterai,
dura un giorno la mia vita
io saprò che l'ho vissuta
anche solo un giorno
ma l'avrò fermata insieme a te,
a te che ormai sei mio
tu, l'amore, io
insieme, insieme.
Io ti amo e ti amerò
finché lo vuoi
anche sempre se tu lo vorrai
insieme, insieme
insieme a te.
macchennesò...
A volte è un bene che tu sia conservatore, prudente e scettico nei confronti delle novità. Ogni tanto un'immersione nella vita al rallentatore ti aiuta a mantenere un solido centro di gravità e ti permette di rimanere te stesso nonostante le pressioni che ti spingono a essere come tutti gli altri. Le ultime settimane sono state così, Cancerino. Molto presto, però, sentirai il bisogno di correre qualche rischio, di lanciare nuove mode e di esprimerti in modo più coraggioso e creativo. Sei pronto?
giovedì 16 ottobre 2008
c'è sempre un perché
"Il più grande ostacolo alla perfezione delle cose umane è il credere che siano perfettissime".
A. Genovesi
mercoledì 8 ottobre 2008
buona lettura
Theodor W. Adorno, Minima moralia, Meditazioni della vita offesa.
sabato 4 ottobre 2008
ora vorrei dire
un sit-in davanti al Parlamento o davanti qualsiasi altro posto strategico di giorni e giorni, bloccare l'economia, anche se più bloccata di così mi sembra difficile, fargli paura, facendogli capire che ora i cittadini fanno sul serio...altro che sciopero e corteo. qui ci vuole un'azione forte.
non voglio dover andar via per forza! l'Italia è casa mia, ma certo che se questa casa crolla io non posso mica restarci dentro.
evvai!
Il tuo credo per gli ultimi tre mesi del 2008 sarà un pensiero di Nikos Kazantzakis: "Se crediamo tanto in qualcosa che ancora non esiste, lo creiamo. Le cose che non esistono non le abbiamo desiderate abbastanza". Imprimi queste frasi nel tuo subconscio, Cancerino. Falle diventare una parte di te, che respira con te a ogni respiro e che sogna ogni tuo sogno. Così potrai trasformarti in un mago, in grado di desiderare con l'intensità di dieci persone messe insieme.
giovedì 2 ottobre 2008
aneddoto
Il periodo è quello pre-riforma della RAI con la legge n.103 del 1975.
"Nel periodo in cui, cominciandosi a parlare di riforma, erano frequenti i contatti con altre radio e tv europee per trarre dalla loro organizzazione possibili suggerimenti, una delegazione italiana visitò la BBC e la ITV. Il momento più difficile del colloquio fu quando gli italiani affrontarono il tema delle garanzie e della tutela delle minoranze all'interno degli strumenti istituzionali che assicuravano il controllo pubblico. Gli italiani non capivano come queste garanzie potessero essere ottenute da una designazione governativa, gli inglesi non capivano come potesse avvenire diversamente. Ma, il ministro delle poste (che nomina i componenti di questo organismo) non è un esponente della maggioranza? Domandavano gli italiani; come possono quindi sentirsi tutelate le minoranze? Finalmente gli inglesi capirono l'obiezione, e sorridendo risposero che il ministro delle poste non era più soltanto un esponenete del suo partito nel momento in cui era divenuto ministro della regina. Questa volta forse gli italiani capirono benissimo e tacquero sgomenti.
La questione dunque non si pone in Paesi come la Gran Bretagna, dove una lunga tradizione democratica ha determinato un'ampia piattaforma di convivenza politica e sociale in cui si riconoscono agevolemente le parti in conflitto, e dove nessuna di esse teme dall'avvento al potere dell'avversario una sostanziale diminuzione dell'area dialettica o un uso scorretto degli strumenti di governo. In tali condizioni l'”obiettività” può anche essere identificata cm codice di comportamento non scritto, ma comunemente accettato".
Franco Chiarenza
martedì 30 settembre 2008
lunedì 29 settembre 2008
domenica 28 settembre 2008
effetto catena di montaggio
è tutto copia o brutta copia di qualcuno o di qualcos'altro. si cade così precipitevolmente nell'omologazione che non si fa a tempo a inventare una moda che già tutti se ne sono appropriati. capisco che lo sforzo immaginativo è abbastanza impegnativo e la creatività è qualità che se non si possiede, è molto difficile ottenere, ma mi chiedo perché si preferisca assomigliare al resto della gente, piuttosto che essere unici, rari, diversi. forse è perché oggi ci bombardano con il fatto che se sei diverso, sei destinato all'emarginazione e alla solitudine? o forse semplicemente perché, da che mondo e mondo, tutto quello che è diverso, particolare e autentico fa paura in quanto non catalogabile, non incamerabile in determinati schemi o canoni?
sfugge al controllo di quello che si conosce e genera stupore, timore, orrore a volte.
eppure un vecchio detto recita "il mondo è bello perché vario", ma di questo passo qualche generazione comincerà a chiedersi cosa abbia voluto significare questa frase. sempre che ci si ponga domande del genere nel prossimo futuro.
sabato 27 settembre 2008
loroscopofinoal2
Ah! i ritmi cosmici...la paranoia cosmica! come faccio a occuparmi di cose che non so ancora dove stiano? ci vuole poco a lanciare questi assurdi propositi. ci provo da una vita a trovare il mio equilibrio, le mie certezze, la protezione e la casa...ma niente.
il mio orizzonte si fa sempre più lontano e io continuo a navigare in alto mare, senza bussola e col cielo coperto. magari è solo colpa del mio essere complicata, intricata, chiusa e incomprensibile. certe volte faccio fatica anche a capire cosa ci sia, chi ci sia nel riflesso che vedo allo specchio. insoddisfazione e ricerca perenne...e quando, puta caso, mi ritrovo a sperare, a viaggiare con la fantasia verso un futuro possibile. zac! tutto cade, rovinando in una frana colossale.
in fondo, è così. sono permalosa, mi basta un niente per perdere un contatto...il contatto. magari con gli anni le cose si sono anche complicate perché dai e ridai con la stessa solfa, alla fine non si può sbattere la testa contro il muro per sempre.
a volte le lacrime aiutano. mi aiutano a lavare via la rabbia e l'isterismo. "magari è solo la sindrome premestruale...", sì a volte è quella. molto più spesso però è solo un pensiero che si insinua e che prepotente si blocca in mezzo ai pensieri mandandomi in tilt il cervello.
"la casa, la chiesa, la croce ed in più lo spettacolo atroce di tutta la gente che passa ci guarda e prosegue veloce"...avranno un posto dove andare, avranno qualcuno da ritrovare, avranno qualcosa da fare.
e poi mi dico...ma tu sei lunatica, i tuoi stati d'animo sono passeggeri come le nuvole. stai incazzata oggi, ma già domani ne avrai cancellato anche il ricordo.
un aiuto fa sempre bene. non rimanere ancorata ai tuoi dispiaceri fa anche meglio.
pensieri positivi, pensieri positivi.
va già meglio.
e poi domani è un'altro giorno.
mercoledì 24 settembre 2008
martedì 23 settembre 2008
Dogville
sicuramente molto teatrale. un film fatto interamente dagli attori e dai suoni. la metafora racchiusa è il vero spettacolo.
lunedì 22 settembre 2008
solo per un po'
ce la posso fare!
domenica 21 settembre 2008
ho capito una cosa
suonerà un po' da narcisista come concetto, ma...io mi piaccio.
sabato 20 settembre 2008
sul Corriere di trenta anni fa
non mi soffermo sulle questioni politiche che tutti più o meno abbiamo modo di leggere sui libri di storia, ma mi piace tentare di dare un'idea del mio stupore quando ho notato che i titoli di allora non sono per nulla diversi da quelli che ci capita di leggere oggi. si scrive di Napoli e della sua emergenza rifiuti, si scrive dell'intenzione di investire sull'energia solare, e poi c'è una pagina dedicata al caro-prezzi e alla recessione in cui versa il paese e delle manovre che si sarebbero dovute attuare. tutte cose che a distanza di trent'anni si ripresentano puntualmente. ma poi perché? c'è per caso un meccanismo che ci permette di dimenticare in fretta quello che si è cercato di fare per riparare a certi problemi e continuare a commetterli? oppure, e a questa opzione ci credo di più, siamo sempre fermi a un punto e tanto lenti nel cambiamento da fare paura ai bradipi?
la nostra cara Italia è da sempre in mano alla gente sbagliata e la poca gente giusta ha fatto la fine del topo. la gente che ci ha governato ha avuto la capacità di mettere altra gente sbagliata al posto giusto, nel senso che il posto era giusto perché si compisse la loro opera di nullafacenza, perché ogni giorno ci si ritrovasse tutti e si cercasse di mantenere un equilibrio sanamente precario.
noi non siamo la Gran Bretagna. noi non abbiamo una forte tradizione democratica alle spalle. noi non sappiamo cosa significhi essere comunista o liberale o qualsiasialtrafazione ed essere anche cittadini italiani che servono lo Stato italiano e la sua gente. no, no. da noi prima si rispetta il colore politico e poi il tricolore. perchè giusta o sbagliata che sia, se una proposta viene dalla parte sbagliata della barricata non c'è nemmeno motivo di ascoltarla.
Monteleone scrive: "Le preoccupazioni non furono quelle di assicurare al paese un modello di governo forte e stabile, bensì quelle di creare un complesso sistema di garanzie che impedissero le degenerazioni di un governo forte e stabile. Questi principi hanno salvaguardato formalmente un lungo processo democratico ma non hanno assicurato contemporaneamente governi efficienti e di lunga durata".
e se non abbiamo stabilità politica dove vogliamo arrivare? rimarremo sempre fermi a trent'anni fa. le mode cambiano, il paesaggio pure, la gente invecchia ma la classe politica è sempre lì. Andreotti si aggira ancora per le Camere.
stiamo pian piano sprofondando e come sempre cerchiamo l'appiglio per tirarci fuori dalla voragine che ci si apre sotto. siamo italiani e sappiamo sempre tirarci fuori dai guai, ma tra un po' gli appigli saranno finiti e noi avremmo perso anche l'ultima occasione.proviamo a sollevare le nostre voci. proviamo a vomitare addosso a questa gentaglia tutto quello che non va. facciamo qualcosa per cambiare. i "ragazzi" degli anni settanta ci hanno provato, ma poi o sono scappati via, o sono stati inglobati nel pensiero di massa. se ci proviamo noi stavolta potrebbe essere quella buona. muoviamoci. sconvolgiamo. scardiniamo. eleviamo. e se vi capita provate a leggere qualche quotidiano del passato, troverete una motivazione in più.
venerdì 19 settembre 2008
e per tutti i siciliani...
se come me non l'avete ancora vista e siete siciliani, buttateci un occhio...
wikipedia
...naturalmente.
voglia di immagini e di fantasia
ricordo che alla National Gallery di Londra sono rimasta davanti a un quadro di Monet per ben 30 minuti. non era difficile da interpretare, non aveva colori particolari. era semplicemente il quadro più grande e più impressionante che mi fossi mai trovata davanti. qualche anno prima l'avevo studiato a scuola e adesso me lo ritrovavo davanti.
se soltanto si riuscisse ad affiancare ai libri l'esperienza sul campo, credo che si arriverebbe a un grado di elevazione culturale sicuramente migliore.
invece le uniche immagini che impressionano oggi, sono quelle che vediamo in TV, sui giornali e le riviste, sui cartelloni pubblicitari, nei monitor sparsi qua e là, sui telefonini e chi ne ha più ne metta. io ho una discreta fantasia perché il mio contatto con le immagini è stato fortunatamente limitato nell'arco della giornata, e sono quindi cresciuta che se una storia la leggevo, il resto lo costruivo di fantasia. ma adesso? che fine farà la fantasia? davvero la Storia Infinita prevedeva il futuro come i libri di Jules Verne?
i personaggi fantastici saranno tutti inghiottiti dal Nulla. e i nostri bambini diverranno grandi prima che si accorgano di essere nati. forse dovremmo davvero capire quanto il progresso può farci bene e quanto ci può togliere, così potremmo cominciare a regredire per riqualificare la vita.
mercoledì 17 settembre 2008
rieccomi
mi hanno detto che ogni giorno devo scrivere così da tenermi in esercizio e non perdere la mano. in fondo non è difficile. tutt'altro, diventa anche piacevole stare qui a battere i polpastrelli sui tasti di questo pc portatile. ed è ancora più bello quando c'è una musica di sottofondo che ispira.
la biblioteca di storia moderna e contemporanea a Roma mi ha accolto a braccia aperte. ogni volta che mi affacciavo nel cortile, quei busti di antichi romani mi facevano sentire in una realtà parallela. e poi lì fuori è stata ritrovata la macchina con dentro il corpo di Moro. tutta la storia è racchiusa in quella città. palesemente al Foro, e più nascosta la si può leggere nelle vie e per le piazze. e quella è la città che conserva una memoria indelebile. passeranno altri millenni e sarà sempre lì. perchè è eterna. tornarci è sempre un piacere e in fondo anche lì ormai mi sento a casa.
la Sicilia ha sempre un posto nel mio cuore, ma sarei pronta a tradirla anche domani perchè so che qui ci sono troppe cose che non mi stanno bene. e se non riesco a cambiarle, preferisco vivere tranquilla la mia vita. come mi disse una volta una persona: arrivare al baratro e lasciarsi cadere non è un atto di coraggio, non ha mai fatto bene a nessuno. bisogna avere la forza di riprendere l'equilibrio e ricominciare da capo, in un altro luogo, con altra gente. l'importante è saper ricominciare.
proviamoci.
mercoledì 10 settembre 2008
niente di più, niente di meno
Non sei la persona più diretta del mondo. E neanche la più concisa. Certe volte giri troppo intorno alle cose e prendi la strada più lunga per arrivare alla verità. Ma allora perché sembri esserti trasformato in un modello di precisione comunicativa? A cosa dobbiamo la tua nuova efficienza, la tua sinteticità e la tua volontà di esprimerti con esattezza? Forse dipende dall'allineamento dei pianeti. O forse veramente non vuoi essere frainteso.
lunedì 8 settembre 2008
Party Girl by U2
I know a girl, a girl called Party
Party Girl
I know she wants more than a party
Party Girl
And she won't tell me her name
Oh no, not me
I know a boy, a boy called Trash
Trash Can
I know he does all that he can
Wham Bam
And she won't tell me his name
Oh no, not me
When I was three, I thought the world revolved around me
I was wrong
And so I sing along
And if you dance, then dance with me
I know a girl, a girl called Party
Party Girl
I know she wants more than a party
Party Girl
I know a boy, a boy called Trampoline
You know what I mean
I think I know what he wants
I think I know what he wants
I think I know what you want
I think I know what you want
I think I know what you want
I think I know what you want
I think I know what he wantsdomenica 7 settembre 2008
altra valigia
per adesso comincio dal primo passo...riempire la valigia.
giovedì 4 settembre 2008
depressione postfurrigna
mercoledì 27 agosto 2008
dopo le 4
quando decide di venir giù così non si può fare altro che restare lì fermi a guardare. immobili, tutto il tempo del mondo concentrato in quei minuti di scompiglio. è impossibile capire quando finirà, perchè va via come è arrivato. prima il fulmine, poi il tuono. poi, quando ce l'ho già sulla testa, fulmine e tuono coincidono come i fuochi d'artificio della festa del patrono.
non mi fa paura. mi affascina. magari qualcosa la rovina, la squassa, specialmente se a cadere giù è tutto il ghiaccio del cielo. le foglie delle piantine nel giardino hanno segni che solo il tempo potrà cancellare. si porteranno dietro ferite profonde, di quelle che a fatica si rimarginano.
tutto tornerà come prima. spunta subito il sole, e già ti sembra sia un nuovo giorno. la natura è davvero spettacolare.
certo, ci sarà da abituarsi a questi continui e improvvisi mutamenti. e forse si perderà il senso di determinati periodi dell'anno.
cert, siamo stati tanto bravi a tirare la corda. e forse adesso è la natura a prendersi la sua rivincita.
lunedì 25 agosto 2008
questions
riuscirò mai a combinare qualcosa di memorabile? qualcosa che crei un mutamento? qualcosa che incuriosisca e che a distanza di tempo abbia ancora un valore?
domenica 24 agosto 2008
bussola
a me non serve avere una bussola che mi faccia trovare il punto in cui si formano le nuvole. quello lo conosco anche troppo bene. preferisco che segni sempre il punto in cui il cielo è sereno perchè è lì che si viaggia tranquilli.
riuscire a far splendere il sole sulle nostre teste è molto più difficile che trascinarci addosso nuvole nere.
difficile, ma non impossibile.
sabato 23 agosto 2008
credo che
e adesso per liberarmi un po', dal profondo e senza nessuna remora e chi se la vuole prendere se la prenda, come disse Rett a Rossella prima di andare via: "francamente me ne infischio!"
mercoledì 20 agosto 2008
martedì 12 agosto 2008
il mio agosto siciliano
sabato 2 agosto 2008
ehm...
vorrei soltanto capire se così va bene o no. vorrei sentirmi dire che le cose andranno per il verso giusto. io mi muovo e non resto ferma a guardare. stavolta no.
Cancro (21 giugno - 22 luglio)
Il record mondiale di mollette da bucato attaccate in faccia è 153. Mi auguro, Cancerino, che tu non voglia batterlo. Farsi del male per impressionare gli altri non è una buona idea, e in questo momento è sconsigliabile più che mai. Non avrei obiezioni, invece, se tu facessi il contrario, cioè farti del bene per impressionare gli altri. Secondo il mio parere di astrologo, dovresti intensificare i tuoi sforzi per stare bene. I motivi sono molti, ma il più importante è che avrà un effetto magico e tonificante sui tuoi rapporti con gli altri.
Ma poi non mi si potrebbe accusare di essere troppo egoista? mah...
domenica 27 luglio 2008
elios
lunedì 21 luglio 2008
un altro ancora sulla mia pelle
domenica 20 luglio 2008
per indole o per successo
mi sa un po' di trattato/saggio del 1700...ma in fondo è vero...che tristezza.
giovedì 17 luglio 2008
non si può
lunedì 14 luglio 2008
ritorno e pensieri sparsi
tutta la vita che cerco di fuggire e poi, come in una ragnatela, mi ritrovo intrappolata e mi crogiolo a questo sole e respiro quest'aria bollente. è come se il mio corpo fosse assuefatto: appena rimetto piede sulla mia isola, tra duemila cose che non vanno e che non funzionano, mi sento a mio agio. il mio spirito ritrova il suo equilibrio.
e le ore scorrono lente come miele dal cucchiaio. e le giornate estive sembrano interminabili. e il caldo dilata le sensazioni e scioglie i pensieri. non c'è mai una sera uguale ad un'altra e i ricordi più belli sono sempre legati all'estate. come un'accordo tacito, un patto mai stipulato, le giornate estive sono le più spensierate.
io ci sono anche nata. alle 4 di un pomeriggio torrido e insopportabile. ho pianto per la prima volta quel pomeriggio. e poi forse ho sorriso. e poi tante volte ho desiderato non essere mai nata. e ora invece adoro la vita e ci sto attaccata stretta, stretta per non perdere nemmeno un attimo di questa magnificenza. la mia terra, il mio sole, il mio mare, il mio cielo, la mia luna e gli occhi delle persone che amo.
credo che ci sia concessa la possibilità di essere felici prima o poi. felici di quella felicità che non senti, che non tocchi, alla quale non dai importanza, ma che hai e ti fa vivere un po' meglio ogni giorno.
lunedì 7 luglio 2008
spare time
fa caldissimo. quel caldo che ti toglie la voglia di vivere e ti fa sentire come una pozzanghera di fango. che differenza rispetto alle fredde giornate spagnole di quest'inverno. ma la mia vita è così, sfiora gli eccessi, si stende fra estremi opposti e torna ad essere nella norma senza subire irrimediabili variazioni. una cosa a metà tra l'imprevedibile e lo scontato, o tra il tragico e il comico, anche se a volte si sfora nell'assurdo più sfrenato. un po' banale, in fondo, o per meglio dire comune. sì perchè per definizione la vita di tutti è così. ci sono delle sfumature, dei piccoli nei che le fanno diverse, ma ormai le acque in cui navighiamo sono anche troppo stagnanti. e quindi sempre le stesse abitudini, sane e non, che ci danno la sensazione di riempire dei vuoti...quei vuoti di cui il cervello ha fondamentalmente paura. quei vuoti che potrebbero essere riempiti da pensieri pieni di senso. ed è allora che ci si fabbrica i diversivi, tutti i diversivi possibili per impegnarci in qualcosa di spassoso, che soddisfi una qualche nostra affezione e che ci faccia essere felici e spensierati nel farlo. poco importa se ci ruba via tempo, magari ore ed ore...è quando diventa un secondo lavoro o ne diventiamo schiavi che è un po' strano. siamo disposti anche ad accettarlo, ancora più strano. ma questa è solo una mia fissazione, perchè io non riesco a trovare un passatempo che mi appassioni. riesco solo a impiegare il mio tempo libero nella maniera migliore senza lasciarmi ingabbiare da nessuna abitudine.
mercoledì 2 luglio 2008
valigia
ho sempre in mente il mio primo viaggio. ero felice, adolescente e con una voglia di libertà che faceva invidia agli animali in gabbia. e da lì in poi non mi sono fermata più. sempre più voglia di scoprire nuovi posti, di tornare e ritornare in quelli che amo e di rivederli con occhi nuovi a distanza di tempo.
domenica 29 giugno 2008
oggi va così
sabato 28 giugno 2008
lunedì 23 giugno 2008
non lo so
nel frattempo il caldo avanza e la mia terra continua a bruciare. oggi brucio un po' anche io perchè ieri il sole era inclemente. ho attraversato 1km di mare a nuoto per andare a vedere un isolotto e sentirmi lontana dal mondo. a pochi metri dalla spiaggia, volevo tornare indietro...ma con un po' di coraggio ce l'ho fatta. forse ho solo bisogno di credere un po' più in me stessa e nelle mie capacità.
Invece di andarmene da qui
piuttosto che
lasciarti ancora la soddisfazione
decisi di cambiare totalmente la mia posizione
è solo che
mi persi
E ancora ieri
consideravo che
se tu non c'eri io..
però è un pensiero inutile
ma sì ma sì lo so qual era il modo esatto
per riavere tutto
è solo che
mi persi
E poi chissà
ognuno ha il suo piccolo razzo
lanciato nel blu dello spazio
con dentro frammenti di sé
eh già
Ma sì ma sì lo so che avrei dovuto
prenderti e sfidare il mondo
è solo che
mi persi
Ma sai che c'è
che se ognuno ha il suo piccolo razzo
io devo aver perso il contatto
e adesso perdonami se
mi è rimasta soltanto
la parte peggiore di me
Daniele Silvestri
venerdì 20 giugno 2008
festeggio
proposito: la determinazione c'è. ci vuole più ambizione. mi sto attrezzando.
e poi chi mi ferma più?
Cancro (21 giugno - 22 luglio)
Stai cogliendo le opportunità uniche che il 2008 ti offre, Cancerino? Ormai siamo a metà dell'anno ed è ora di fare un bilancio. Spero che tra sei mesi, guardandoti indietro, potrai dire: "Quest'anno ho scoperto tutto quello che devo sapere su cosa non mi serve e su chi non voglio essere. Ed è uno dei motivi per cui (alleluia!) ho imparato a non soffrire desiderando una vita diversa. Non sono mai stato così in pace con il destino della mia anima".
mercoledì 18 giugno 2008
immagine
come svegliarsi e trovare la neve
o come quel giorno che lei mi sorrise
ma senza voltarsi e fuggire
vederla venirmi vicino fu quasi morire
trovare per caso il destino
e non sapere che dire
ma invece fu lei a parlare
"mi piace guardare la faccia nascosta del sole
vedere che in fondo si muove
dormire distesa su un letto di viole" mi disse
"e a te cosa piace?"
"mi piace sentire la forza di un'ala che si apre
volare lontano
sentirmi rapace, capace di dirti ti amo
aspettiamola insieme l'estate".
da L'autostrada di D. Silvestri
12 ore di luce
lunedì 16 giugno 2008
esagerazione
domenica 15 giugno 2008
davvero
psichicamente è caratterizzata dalla cessazione di ogni attività da parte dell'emisfero cerebrale sinistro (noto anche come emisfero dominante o della "razionalità discorsiva"), consentendo così all'emisfero destro (quello recessivo o passivo, detto anche "emotivo") di attivarsi. generalmente produce uno stato di notevole beatitudine e benessere interiore.
due parole, un'immagine, uno sguardo, un sorriso. nulla di più, ma a me bastano già.
venerdì 13 giugno 2008
può succedere
Nel film War games un hacker entra in un supercomputer e comincia una partita a un videogioco. Come scoprirà più avanti, si tratta della rete che gestisce le operazioni dell'aeronautica militare degli Stati Uniti. I giochi hanno conseguenze nella vita reale e, senza saperlo, l'hacker innesca una serie di eventi che potrebbero scatenare una guerra termonucleare globale. Dopo diversi colpi di scena, il supercomputer prende una decisione importante che eviterà la catastrofe: l'unico modo per vincere la partita è non giocarla. Questo metodo potrebbe funzionare anche per te, compagno Cancerino. La partita che stai disputando non è certo pericolosa come quella di War games, ma perché non cerchi di vincerla smettendo di giocare?
solo nei film
come sospettavo
beh...sì, smetto di ridere e mi intristico fino alle lacrime, ma la vita è così. un momento prima ti sembra di toccare le stelle e l'attimo dopo ti ritrovi a fare i conti con le ansie, le paure, le difficoltà. guai se non succedesse... sembra che chiedersi troppi perchè sviluppi una coscienza critica verso il mondo, ma a me sembra pure che porti a crearsi un'infinità di dubbi e perplessità. certo, a me abituata a chiedermi anche perchè la mattina scendo sempre con tutti e due i piedi dal letto, ci vorrebbe una dose di inconsapevolezza endovena perchè, altrimenti, mi risulta complicato pensarmi mediamente serena e tranquilla. se la mia storia è già stata scritta, vorrei tanto sapere come va a finire, vorrei smetterla di tormentarmi con le mie incertezze. vorrei una buona volta che gli eventi seguissero un filo logico invece di avvicendarsi nel più totale disordine. ed è allora che le domande si affollano nella mia mente...tutto sembra diventare assurdo, perdere di senso, chiudersi su sè stesso. sembra che le parole non abbiano più spessore e che la tempesta che si teneva ben lontana all'orizzonte sia, adesso, piombata sulla mia testa con tutta la sua furia. vorrei riuscire a tirare tutto fuori, ma mi rendo conto ancora una volta che solo un muro potrebbe sopportare il mio sfogo. e quindi scrivo e lascio ai posteri l'ardua sentenza...leggere queste poche frasi farà scappare a qualcuno un sorriso, farà nascere un sentimento di compassione a qualcun'altro, renderà triste o, addirittura ci sarà chi si ritroverà nella situazione. questa è la forza di parole scritte una dietro l'altra. rimangono lì e poi ognuno quando se le trova d'avanti riesce a cogliere una sfumatura, a dargli un significato, a trovare un qualcosa di familiare, a sentirsi parte del racconto, a rivedersi in esso. chissà cosa volevo dire in realtà quando le scrivevo. forse volevo generare miriadi di sensazioni. forse stavo parlando di me. forse volevo solo passare un po' di tempo ad esercitare la mia scrittura.
drowing man by U2
You know I'll be there
If you can
I'll cross the sky for your love
For I have promised
Oh, to be with you tonight
And for the time that will come
Take my hand
You know I'll be there
If you can
I'll cross the sky for your love
And I understand
These winds and tides
This change of times
Won't drag you away
Hold on, and hold on tightly
Hold on, and don't let go
Of my love
The storms will pass...the storm will pass...
It won't be long now...it won't be long now...
His love will last
His love will last...forever
Take my hand
You know I'll be there
If you can
I'll cross the sky for your love
Give you what I hold dear
Hold on, hold on tightly
Hold on, hold on tightly
Rise up, rise up
With wings like eagles
You run, you run
You run and not grow weary
...Take my hand, take my hand...
Hold on, and hold on tightly
Hold on, hold on tightly
To this love...last forever
To this love...last forever
Take my hand
Take my hand...
giovedì 12 giugno 2008
le favole
mercoledì 11 giugno 2008
positività
martedì 10 giugno 2008
qualche spunto
io sto male, proprio fisicamente. quel male che prende una volta ogni tanto e che mi fa pensare che sono realmente viva perchè soffro. ci vuole, altrimenti penserei di essere fatta di aria dentro e che tutto quello che mi succede è pura proiezione della mia fantasia.
dovrei approfondire il tema della percezione. sì, uno di questi giorni lo farò. un bel discorso su come la percezione di noi e di quello che ci sta intorno influisce sulla nostra vita. per capire se siamo quel che siamo o siamo solo quello che percepiamo di noi stessi. psicofilosociologico e quant'altro, ma questa non è la serata.
le mie mille cose da fare si sono stabilizzate a 5. forse anche 6. dovrei imparare a dire di no più facilmente, altrimenti rischio di non farne bene nemmeno una. no. una devo farla bene per forza di cose. e ce la farò. su quella mi gioco la testa.
ho tanta voglia di riverdere persone a me care. ma mi sa che i miei spostamenti al momento si limitano alle immediate vicinanze. dovrò aspettare almeno uno o due mesi. aspettare che l'estate sia piena per poterli riabbracciare. e a queste belle persone se ne aggiunge anche un' altra, ma per vedere lei bisogna aspettare un po' di più. e già mi sembra troppo.
questa è l'ultima. c'è sempre tempo per leggere Bukowski. magari ci vogliono guts come direbbero gli inglesi, ma non è proprio niente male. crudo, deciso, maledetto quanto basta per farti leggere 100 e più pagine d'un fiato e senza annoiarti.
sabato 7 giugno 2008
tremens
proposito per il futuro: comprare una casa al mare.
venerdì 6 giugno 2008
oroscopi
"qualunque cosa tu faccia, cancerino, non aprire la porta di quell'armadio chiuso da anni. non ficcare il naso nelle strane cose che succedono dietro le quinte. non guardare nell'altro vaso di Pandora, non cogliere il frutto dell'albero della conoscenza e non correre dove neanche gli angeli osano avventurarsi. non fare queste cose proibite, mio caro granchio, a meno che tu non voglia imbarcarti in un'avventura enigmatica, fondamentale e illuminante."
quel non sembra tanto un invito...ed io mi lancio a capofitto in tutto perchè da perdere non ho proprio nulla...
mercoledì 4 giugno 2008
io o gli altri
non sopporto la gente che grida quando discute. non sopporto quelli che dicono la stessa cosa che dico, ma siccome la dico con altre parole non riescono a rendersene conto e mi danno addosso. non sopporto l'ipocrisia della gente. non sopporto chi vuole sempre avere ragione. non sopporto le classifiche. non sopporto i paragoni. non sopporto l'incoerenza. non sopporto quelli che ti sorpassano a destra. non sopporto chi suona il clacson dietro di me appena scatta il verde. non sopporto le calze bianche con le scarpe nere. non sopporto la calca davanti ai cancelli prima di un concerto. non sopporto chi non rispetta la fila. non sopporto la roba da mangiare tra i denti. non sopporto che le bambine di undici anni oggi ne dimostrino venti. non sopporto i discorsi insensati della nostra classe politica. non sopporto l'informazione pilotata. non sopporto che non mi si dica come stanno le cose. non sopporto l'indecisione perenne. non sopporto la promesse fatte e mai mantenute. non sopporto le luci al neon. non sopporto quelli che mi fischiano dietro quando mi vedono per strada. non sopporto quelli che mi fissano. non sopporto la gente che si fa il bagno nel profumo. non sopporto quelli che quando mi avvicino cambiano subito discorso. non sopporto che mi si dica cosa, quando devo fare qualcosa e come. non sopporto quelli troppo buoni. non sopporto quelli che cercano di venderti qualcosa per forza. non sopporto le chiamate dai call center. non sopporto le segreterie telefoniche. non sopporto quelli che sputano per strada. non sopporto le cose "ultima moda". non sopporto tante cose ancora, ma ci vivo in mezzo e cerco di non farci nemmeno troppo caso, perchè altrimenti mi lascerei coinvolgere e comincerei a dare di matto. freddezza di spirito, ottimi riflessi, e un'impermeabile contro tutto quello che non mi sta bene. e quando si tratta di qualcuno che mi sta a cuore...beh...cerco di farglielo capire, ma allo stesso tempo cerco di accettarlo/a per quello che è. se la pensassimo tutti alla stessa maniera sarebbe una noia mortale.
martedì 3 giugno 2008
grazie mare
me ne torno con gli occhi carichi di mare e con quella voglia di averne ancora perchè non mi sembra mai abbastanza. quell'odore, quella trasparenza, quell'inconfondibile frangersi dell'acqua contro i sassi della spiaggetta. se pochi luoghi riescono a tenermi allegra, bene allora il mare è uno di questi. che sia in compagnia o che sia sola non fa differenza. io sto andando già al mio incontro con lui e francamente abbiamo un rapporto così idilliaco che ne sono un po' gelosa. adoro le lingue di spiaggia deserta e poco frequentata, dove ci si può ritrovare a tu per tu con la natura e col mare in tutto il suo splendore. sensazioni, percezioni che danno tranquillità e che rigenerano l'anima e il corpo. magari questa settimana sarà più facile da affrontare.
sabato 31 maggio 2008
rimembranze
nemmeno riesco a trasmettere quanti ricordi può scatenare una canzone. sembra che quelle note racchiudano in sè tutte le immagini di una storia (la mia) precedentemente vissuta. suoni che ricordano suoni che ricordano immagini che ricordano vita. gioie, dolori, un universo di sentimenti e sensazioni che rimangono cristallizzate in delle melodie che mi hanno fatto compagnia in determinati momenti, che mi hanno fatto da colonna sonora e che oggi servono da reminder per quel film. Proust i sapori, io la musica. modi diversi di rivivere, di ricordare.
venerdì 30 maggio 2008
past and present
mercoledì 28 maggio 2008
Dead Man directed by Jim Jarmusch
ogni pellicola diretta da questo regista ha in sè qualcosa di geniale che sfugge a un occhio e un orecchio poco attento. i film di Jarmusch vanno assaporati, vanno assimilati, sono un appello a un apprezzamento studiato e maturato che solo dopo un po' si riesce ad esprimere. personalmente li adoro.
io non lo sapevo
martedì 27 maggio 2008
non farti male
domenica 25 maggio 2008
una di quelle
venerdì 23 maggio 2008
libera l'estate
mercoledì 21 maggio 2008
lunedì 19 maggio 2008
falso contatto
sabato 17 maggio 2008
voglio ciò che manca
Polpette col sugo...
mescolare la carne tritata con il formaggio, il pangrattato, (o se si desidera con il pane duro ammorbidito nel latte), un cucchiaio di prezzemolo tritato con mezza cipolla, sale e pepe impastare con due rossi d'uova. fate col composto delle polpette rotonde cui si avrà cura di affondare un dito al centro al fine di produrre una fossetta che ne agevoli la cottura. in un terrina in un pò di olio, fate appassire mezza cipolla tritata, unite i pomodori sbucciati e passati al setaccio, il sale, l'origano e lasciate per una decina di minuti, sul fuoco. aggiungete le polpette, mescolare e lasciare insaporire nella salsa per una decina di minuti.
venerdì 16 maggio 2008
sempre Machado
un caballo de cartón.
Abrió los ojos el niño
y el caballito no vio.
Con un caballito blanco
el niño volvió a soñar;
y por la crin lo cogía...
¡Ahora no te escaparás!
Apenas lo hubo cogido,
el niño se despertó.
Tenía el puño cerrado.
¡El caballito voló!
Quedóse el niño muy serio
pensando que no es verdad
un caballito soñado.
Y ya no volvió a soñar.
Pero el niño se hizo mozo
y el mozo tuvo un amor,
y a su amada le decía:
¿Tú eres de verdad o no?
Cuando el mozo se hizo viejo
pensaba: Todo es soñar,
el caballito soñado
y el caballo de verdad.
Y cuando vino la muerte,
el viejo a su corazón
preguntaba: ¿Tú eres sueño?
¡Quién sabe si despertó!